AMBIENTE BRESCIA

Vertici Caffaro: «Noi corretti, investiti 13 milioni per barriera»

La Caffaro ripresa dall’alto dai carabinieri nel corso del sequestro
La Caffaro ripresa dall’alto dai carabinieri nel corso del sequestro
La Caffaro ripresa dall’alto dai carabinieri nel corso del sequestro
La Caffaro ripresa dall’alto dai carabinieri nel corso del sequestro

«Fiduciosi che la magistratura confermerà la nostra correttezza» dicono i vertici di Caffaro Brescia Srl, azienda che «ha sempre agito nella legalità - sostengono -, adoperandosi per garantire l’efficienza
della barriera idraulica, rispettando costantemente le principali indicazioni degli enti competenti». Lo comunica in una nota l’azienda, dopo il sequestro dello storico stabilimento chimico stabilito dalla Procura di Brescia nell’ambito di un’inchiesta per disastro ambientale.
«Dal 2011 ad oggi Caffaro Brescia Srl ha investito per il mantenimento e il funzionamento della barriera idraulica oltre 13 milioni di euro. Tutti gli interventi sono sempre stati fatti a norma di legge rispettando le indicazioni degli enti preposti e abbiamo fiducia nella magistratura che confermerà la
correttezza delle nostre azioni» si legge ancora nella nota.
L’azienda precisa inoltre che l’operatività della barriera idraulica è stata mantenuta con una portata di emungimento pari a circa 1.500 m3/ora utilizzando i pozzi esistenti. «La barriera idraulica consiste nell’emungimento e trattamento dell’acqua di falda. Tutti gli interventi programmati ed eseguiti negli ultimi anni sono stati sempre concordati con gli enti preposti. Resta inteso che il sito è in attesa delle operazioni di bonifica da parte del Commissario del Ministero» fa sapere l’azienda (fonte Ansa Lombardia)

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