È partita la «missione» del mini-sommergibile

di L.SCA.
L’attimo i  cui il mini-sommergibile viene calato nelle acque del lago
L’attimo i cui il mini-sommergibile viene calato nelle acque del lago
L’attimo i  cui il mini-sommergibile viene calato nelle acque del lago
L’attimo i cui il mini-sommergibile viene calato nelle acque del lago

«Emozionante, davvero una meraviglia»: era estasiato ieri pomeriggio, al ritorno in superficie, Luca Turrini del Nucleo sommozzatori dei volontari del Garda. C’è da crederci sulla parola dopo aver trascorso un paio d’ore, dalle 12,15 alle 14,15, a bordo di un sottomarino di ultima generazione sui fondali del lago a quasi 300 metri di profondità. ACCOMPAGNAVA i due tecnici della società Ictineu giunti in questi giorni in alto Garda per esplorare da vicino il relitto del Dukw, l’anfibio americano affondato nella notte del 30 aprile 1945 a causa di una tempesta con a bordo 25 giovani militari americani. Affogarono tutti tranne Thomas Hough che sapeva nuotare; si salvò raggiungendo l’abitato di Riva a nuoto. «LA PRIMA IMMERSIONE però - racconta Turrini - non ha prodotto risultati significativi. Il relitto è completamente vuoto e nelle immediate vicinanze non sono state riscontrate tracce di resti umani sotto la sabbia e il fango». Potrebbe andare meglio la seconda esplorazione prevista oggi alla stessa ora. Domani in ogni caso verrà organizzata una conferenza stampa, ora e luogo non sono stati ancora stabiliti, per mostrare filmati e immagini delle esplorazioni e magari ufficializzare qualche eventuale ritrovamento.

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