È gia un’estate tragica sulle sponde del Garda

di V.MOR.

Una settimana fa l’allarme era scattato quando un turista tedesco in vacanza a Manerba, il 42enne Maik Diederich, era scomparso nel lago dopo essersi tuffato per un bagno. L’uomo era ricomparso due giorni dopo, la sera di lunedì, raccontando di avere preso una botta in testa mentre nuotava e di avere temporaneamente perso la memoria. Per una storia fortunatamente a lieto fine ce ne sono altre che invece raccontano di persone «divorate» dal Benaco in questo primo scorcio di estate. Il 14 giugno, a Salò, davanti alla spiaggia del Rimbalzello un altro turista tedesco, il 59enne Hans Joachin Wolff, era annegato dopo poche bracciate. Il 6 luglio a perdere la vita nelle acque del Garda è invece stato un sub professionista, il 41enne Sebastian Marczewski. L’uomo, ex militare con alle spalle missioni in Afghanistan dove era rimasto seriamente ferito, stava cercando di battere un recordi di immersione raggiungendo la profondità di 333 metri. Una volta raggiunto l’obiettivo l’uomo era rimasto impigliato con un cordino ed era annegato sotto gli occhi di un compagno di immersione che lo attendeva più in superficie. SONO INVECE ancora senza esito le ricerche di altre due persone scomparse sul Garda nelle scorse settimane. Sembrano essere svaniti nel nulla la 75enne Heidrun Strobel, svanita nel nulla il 29 maggio mentre era in vacanza a Limone con alcuni connazionali, e un 31enne autotrasportatore di origine ucraina di cui non si hanno più notizia dell’uno di luglio. I loro corpi sono stati cercati nelle acque del Benaco, ma i tentativi non hanno dato frutti così come quelli sulla terraferma.

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