A Limone tamponi per i turisti E Salò pensa ai salivari a scuola

A Limone predisposto un presidio per i tamponi turistici
A Limone predisposto un presidio per i tamponi turistici
A Limone predisposto un presidio per i tamponi turistici
A Limone predisposto un presidio per i tamponi turistici

Torna dalla prossima settimana a Limone sul Garda, l’hub turistico a disposizione per le migliaia di turisti tedeschi in soggiorno in queste settimane nel borgo al confine col Trentino. «Dal primo agosto – spiega il vice sindaco e assessore al turismo Franceschino Risatti – entra in vigore in Germania una nuova ordinanza che prevede l’obbligo di test per tutte le persone sopra i dodici anni non guarite e non vaccinate che entrano in Patria dall’estero, da qualsiasi paese e con qualsiasi mezzo di trasporto». Per agevolare quindi i test medici, da martedì prossimo verrà istituito come in precedenza, un servizio di tampone rapido per gli ospiti a Limone, allestito alla sala congressi Daniele Comboni. L’orario per gli esami sarà dalle 16 alle 20. Come nello scorso mese di maggio il Comune di Limone ha affidato il servizio alla Casa di Cura Eremo di Arco ed il servizio al costo di 30 euro con regolare fattura, verrà effettuato da personale sanitario. I referti saranno poi disponibili entro mezzora (in lingua tedesca e inglese) e potranno essere ritirati nell’ufficio adiacente il gazebo. In caso di positività il turista verrà dirottato alla Casa di Cura Eremo di Arco per eseguire il tampone molecolare di conferma. Nell’eventualità che la positività sia confermata, il turista potrà effettuare la quarantena in isolamento nella propria stanza. Anche qualche chilometro più a sud della riviera, a Salò, e più precisamente nel consiglio comunale dell’altra sera, si è affrontato il problema dell’aumento dei contagi con le problematiche legate alla sicurezza degli alunni nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di Salò. «Mancano pochissime settimane all’inizio delle lezioni – è intervenuto in aula il capo gruppo di Salò Futura Giovanni Ciato – ed il pericolo più grande è di ritrovarci come lo scorso anno con la didattica a distanza e con tutti i problemi che la modalità ha portato come scarsa socialità e rendimento. L’obiettivo quindi è di evitare nel modo più assoluto ulteriori contagi. Per questo motivo oltre alle misure già adottate quali gli ingressi scaglionati e differenziati e la rimodulazione degli orari, credo si possa fare altro. Suggerirei ad esempio il cosiddetto modello Padova, operando all’interno delle scuole con il tampone salivare rapido ai ragazzi. Eventuali casi sarebbero stroncati nell’immediatezza in 24 h il ragazzo sarebbe isolato dal resto del gruppo». «La proposta può essere presa in considerazione – ha replicato l’assessore all’istruzione Annarosa Bianchini -: ci rifletteremo, può essere una cosa interessante». •. L.Scarp.

Suggerimenti