Acqua dall’Adige nel lago: con lo scolmatore si riapre una cascata di polemiche

di L.SCA.
La galleria idraulica Adige-Garda: sarà riaperta il prossimo 2 marzo
La galleria idraulica Adige-Garda: sarà riaperta il prossimo 2 marzo
La galleria idraulica Adige-Garda: sarà riaperta il prossimo 2 marzo
La galleria idraulica Adige-Garda: sarà riaperta il prossimo 2 marzo

Ci risiamo. In occasione della prima settimana di marzo sarà nuovamente riaperta la galleria dello scolmatore Adige-Garda, capace di riversare dal fiume nel lago un potenziale di milioni di metri cubi d’acqua, diversa per temperatura e qualità da quella del Benaco. Per questo l’utilizzo della galleria è da sempre materia di polemiche. Una beffa per i gardesani, che ha chiesto di far partecipare anche sindaci bresciani e veronesi, e non solo del Trentino da cui oggi dipende il controllo della galleria, nel comitato di gestione. Questa sarà un’apertura ai fini di collaudo e manutenzione, non un’emergenza come quella avvenuta nell’autunno del 2018 quando per scongiurare la piena del fiume nella città di Verona furono riversati nel Garda in circa 17 ore, fra la notte e il tardo pomeriggio di martedì 30 ottobre, circa 14 milioni di metri cubi di acqua scaricati dall’Adige. Stiamo del resto vivendo uno degli inverni più caldi e siccitosi degli ultimi decenni e nello specifico sono oltre due mesi che le piogge non fanno capolino per più di un paio d’ore nell’area benacense. IL MOTIVO allora? Dovranno essere effettuate «prove di scarico e di tenuta delle paratie» annunciano dal Servizio bacini,montani della Provincia di Trento, a cui è affidata la gestione, aggiungendo che le operazioni comporteranno «uno scarico di circa 50 metri cubi al secondo d’acqua mista a limi e sabbie». «Siamo stati avvisati e si tratta di un’operazione programmata che rientra nella manutenzione obbligatoria ordinaria - spiega il segretario generale della Comunità del Garda Pierlucio Ceresa -. Manovre che, come lo scorso anno, erano avvenute proprio negli stessi giorni di marzo e avevano comportato il divieto di navigazione nel raggio di 200 metri dalla foce. Anche in questo caso le prove di tenuta inizieranno lunedì 2 marzo per concludersi entro la giornata di venerdì 6 marzo. Vigileremo in ogni caso affinché le aperture siano di routine e non si esageri», aggiunge Ceresa, ricordando la precedente esperienza di dodici mesi fa. In quell’occasione l’apertura della galleria Adige-Garda avvenne ad ore diverse durante i giorni delle manutenzioni sollevando più di una perplessità da parte di qualche Comune rivierasco. LA DECISIONE di gettare le acque dell’Adige nel Garda è figlia di un protocollo ormai datato 2002 stipulato tra la Provincia autonoma di Trento, le Regioni di Lombardia e Veneto, l’Agenzia interregionale per il fiume Po, l’autorità di Bacino del fiume Adige e quella del Po che però non tiene conto dei cambiamenti climatici e soprattutto la possibilità purtroppo non remota, di episodi analoghi a quelli dell’ottobre 2018. L’auspicio è che con l’imminente stipula del contratto di lago tra le tre Regioni benacensi si possa condividere la gestione della galleria Adige-Garda, perché la tutela delle acque del lago deve essere prioritaria.

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