All’Itis si sta «stretti» Prefabbricati in arrivo

Il recente «flash mob» degli studenti: all’Itis di Lonato servono più aule
Il recente «flash mob» degli studenti: all’Itis di Lonato servono più aule
Il recente «flash mob» degli studenti: all’Itis di Lonato servono più aule
Il recente «flash mob» degli studenti: all’Itis di Lonato servono più aule

Dovrebbero arrivare il 22 febbraio i moduli prefabbricati promessi dalla Provincia per sopperire alla carenza di aule dell’Itis di Lonato, costretto a mandare da settembre in Dad alcune classi e da sei anni ricorrere al prestito di salette dell’oratorio per sopperire agli spazi mancanti nella sede centrale dell’Istituto «Cerebotani». Lo ha dichiarato il consigliere provinciale delegato all’Istruzione ed edilizia scolastica Filippo Ferrari nel corso del convegno promosso ieri dalla dirigente scolasticva Angelina Scarano che da quest’anno è al timone dell’istituto lonatese. Sarà questo il «tampone» in attesa di attuare l’ampliamento vero e proprio della scuola grazie ad un progetto di trasformazione dell’ex materna Lanni Della Quara, edificio posto a poche decine di metri dalla sede dell’ Itis «Cerebotani», costruito negli anni 50 e attualmente sede della Protezione Civile e di una emittente radiofonica privata. Per poter realizzare l’operazione di ampliamento è stato richiesto tramite il Pnrr un finanziamento di 5 milioni di euro. Verrebbe così realizzato un intervento antisismico sulla struttura esistente e create 12 aule. «Ci troviamo tutti ad affrontare una situazione straordinaria – spiega la preside Angelina Scarano- di emergenza dettata dalla pandemia che resterà per sempre nei nostri ricordi. Le nostre aule, seppur limitate rispetto al fabbisogno, sono ritornate ad essere vissute dai nostri studenti. Problemi di spazio e di trasporto erano e sono tutt’ora presenti - ha sottolineato la dirigente scolastica - ma la scuola ha continuato e continua a svolgere il suo ruolo di guida». L’istituto lonatese sorto nel 1967 come sezione staccata del «Castelli» di Brescia, dapprima con un biennio e poi con la specializzazione in meccanica, autonomo dal 1974 oggi conta quasi 1500 alunni. Prima di Natale gli studenti sono scesi in strada con un flash mob per chiedere soluzioni definitive proprio per le aule mancanti. Le cifre parlano di 22 su un totale di 66 previste e necessarie per la «popolazione» scolastica. Il Comune di Lonato ha già concesso l’area vicino alla Caserma dei carabinieri su cui verranno poggiati a febbraio i moduli prefabbricati. •. R.Dar.

Suggerimenti