Ambulatori tasto dolente Gargnano lancia l’allarme

di L.SCA.
Il Poliambulatorio di Gargnano
Il Poliambulatorio di Gargnano
Il Poliambulatorio di Gargnano
Il Poliambulatorio di Gargnano

Non accenna a placarsi, a Gargnano, il dibattito sulla sorte dei Poliambulatori. L’estate scorsa la querelle del servizio di pediatria si concluse nel migliore dei modi dopo una sollevazione popolare scatenata dalle mamme del comprensorio (circa 510 famiglie) preoccupate per il ridimensionamento dei servizi, che ottenne l’intervento risolutore del direttore generale di Ats Brescia, Claudio Vito Sileo, in collaborazione con i Comuni dell’alto Garda: ora la nuova pediatra riceve in un ambulatorio a Bogliaco di Gargnano ricavato all’oratorio, oltre che nei Comuni limitrofi di Tignale, Tremosine e Limone. Ma in questi giorni di post-lockdown pare si sia aperta un’altra falla. Tutti i consiglieri di minoranza di Gargnano, Bruno Festa, Loredana Leonesio, Gianfranco Scarpetta e Daniela Feltrinelli hanno inviato un’interrogazione al sindaco Giovanni Albini e un’istanza al direttore Asst del Garda Carmelo Scarcella in merito al servizio prelievi. Nei fatti chiedendo che il servizio torni a svolgersi dal lunedì al venerdì e non soltanto il lunedì e il giovedì dalle 7,30 alle 8,30. IL TIMORE è che poi non si prenda la diminuzione del numero degli utenti come pretesto per chiudere definitivamente il servizio: «Molte persone della terza età – si precisa – si stanno lamentando della nuova situazione. sospesa il 17 marzo e riattivata il 27 aprile con frequenza del servizio molto più ridotta e con modalità meno agevoli: pochissimi di loro data l’età sono in grado di raggiungere altri Comuni per gli esami in ambulatori privati e inoltre, se prima si poteva pagare alla cassa o in posta, adesso è necessario prima ritirare il bollettino e attendere per il ritiro del referto addirittura una settimana».

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