Aviaria, ormai centinaia i gabbiani trovati morti

Potrebbero essere più di 300 le carcasse di uccelli, gabbiani in particolare, raccolte in questi giorni a Desenzano, Toscolano, Manerba e San Felice
Potrebbero essere più di 300 le carcasse di uccelli, gabbiani in particolare, raccolte in questi giorni a Desenzano, Toscolano, Manerba e San Felice
Potrebbero essere più di 300 le carcasse di uccelli, gabbiani in particolare, raccolte in questi giorni a Desenzano, Toscolano, Manerba e San Felice
Potrebbero essere più di 300 le carcasse di uccelli, gabbiani in particolare, raccolte in questi giorni a Desenzano, Toscolano, Manerba e San Felice

Non solo Desenzano e a Toscolano: le carcasse di più di 100 gabbiani morti sono state trovate e raccolte dagli addetti ieri a Manerba, a decine anche a San Felice, tanto che a questo punto il termine «morìa: andrebbe sostituito con la parola epidemia, una vera e propria peste che potrebbe sterminare l’avifauna del lago. L'ombra dell'aviaria si estende ormai a tutto il Basso Garda (e oltre: il primo caso accertato fu a Toscolano): come riferito da Ats, è un'epidemia del temibile ceppo H5N1, quindi il virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicità che sta facendo strage di volatili. In grandissima parte a cadere sono stati gabbiani, almeno per ora: dopo lo spaventoso raccolto del mattinmo, ieri pomeriggio a Manerba ne sono stati avvistati altri, una dozzina, sulla spiaggia (in direzione San Felice) appena dopo il pontile privato ai piedi del residence Onda Blu e del Nasimi Beach. «Ma in tutta Manerba ne sono stati trovati già più di 100 - spiega il sindaco Flaviano Mattiotti -: circa 40 sono stati recuperati da Ats in diverse zone del paese, tra cui San Sivino, gli altri da una ditta specializzata che abbiamo incaricato, una quarantina tra il Torchio e la Romantica, una trentina sul percorso che porta all'isola dei conigli». Meglio evitare, per cittadini e passanti, di rimuovere in proprio le carcasse: il virus H5N1 va trattato con ogni precauzione. Proprio ieri il Comune ha pubblicato un avviso urgente: «Si invita la cittadinanza - si legge nella nota pubblica - a segnalare prontamente il ritrovamento di volatili morti alla Polizia locale (telefono 0365 552025) che contatterà la ditta incaricata al recupero delle carcasse». Decine di carcasse di gabbiani anche a San Felice: «Per ora ne abbiamo trovati solo alla Baia del Vento - informa il sindaco Simone Zuin -, ma ci siamo subito attivati per le verifiche del caso, per capire l'entità del fenomeno. Oggi faremo il punto della situazione e vedremo se sarà necessario agire insieme ad altri Comuni». Il primo vero allarme era stato lanciato una decina di giorni fa da Desenzano: i primi gabbiani morti nella zona della Lepanto, una decina, poi ritrovamenti in tutto il paese dal Vò alla Madonna della Villa di Rivoltella. In pochi giorni sono state recuperate più di un centinaio di carcasse, ma potrebbero essere di più. Ora la situazione sembra essersi però normalizzata, e il problema spostato verso la Valtenesi. Ma l'allerta è alta: Ats ha scritto a tutti i 22 Comuni gardesani, raccomandando la massima cautela, protezioni e immediata segnalazione all'autorità sanitaria e alla Polizia provinciale. «Il rischio per la popolazione è da ritenersi basso - scrive Ats - ma è opportuno evitare il contatto diretto con animali selvatici, in particolare nel caso appaiano malati, moribondi o deceduti, e di non provvedere autonomamente alla raccolta. Tutte le segnalazioni di mortalità anomala devono essere fatte alla Polizia provinciale e alla Ats del territorio. In caso di contatto involontario, lavarsi accuratamente le mani e lavare ad alte temperature gli indumenti». •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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