Campanella per
6 mila ragazzi.
Le scuole alla «prova del fuoco»

di Silvia Avigo
Lunedì la riapertura delle scuole: a Desenzano risponderanno all’appello 6 mila bambini e ragazziLa scuola primaria «Luigi Laini» di Desenzano: lunedì si riparte
Lunedì la riapertura delle scuole: a Desenzano risponderanno all’appello 6 mila bambini e ragazziLa scuola primaria «Luigi Laini» di Desenzano: lunedì si riparte
Lunedì la riapertura delle scuole: a Desenzano risponderanno all’appello 6 mila bambini e ragazziLa scuola primaria «Luigi Laini» di Desenzano: lunedì si riparte
Lunedì la riapertura delle scuole: a Desenzano risponderanno all’appello 6 mila bambini e ragazziLa scuola primaria «Luigi Laini» di Desenzano: lunedì si riparte

Con tutte le incognite del Covid, il clima di incertezza è palpabile tra le famiglie dei 6 mila studenti che lunedì varcheranno i cancelli delle scuole di Desenzano, Comune secondo solo a Brescia per popolazione scolastica. Il sindaco Guido Malinverno e l’assessore all'istruzione Annalisa Colombo hanno però annunciato ieri che i servizi essenziali verranno garantiti grazie all’incessante lavoro in sinergia con i dirigenti scolastici Carlo Viara e Marta Mattiotti e un investimento extra di oltre 300mila euro. «E un misura presa per tutte le scuole dell’infanzia, primarie e medie di Desenzano: questa è la nostra competenza e riguarda circa 3500 studenti - ha spiegato il sindaco -. Ma siamo pronti a intervenire all’occorrenza anche per le scuole superiori, pur competenza della Provincia». CAPITOLO SCUOLABUS: nonostante le ultime direttive sui trasporti siano giunte solo pochi giorni fa, il servizio a Desenzano verrà erogato a pieno regime. Un’nalisi dei percorsi ha dimostrato che le corse non superano la soglia dei 15 minuti e che quindi i mezzi potranno utilizzare il cento per cento della loro capienza. Buone notizie anche per i piccoli utenti del Pedibus: partirà da subito grazie all’accordo con la cooperativa Elefanti volanti che fissa a dieci il numero massimo di bambini per accompagnatore. GARANTITE con qualche accorgimento di sicurezza anche le mense, che riapriranno tutte con un doppio turno: il menù rivisto e adattato alle norme sanitarie vigenti, verrà consegnato a ogni studente su un vassoio monouso e verrà consumato nel posto assegnato ed ovviamente ben distanziato. L’unica eccezione riguarderà la scuola primaria Laini, che ha all’attivo più di 500 iscritti: in due classi, il pranzo sarà servito direttamente in aula. «La parola d’ordine è sicurezza, ma anche prudenza - ha spiegato l’assessore all’istruzione Annalisa Colombo -: possiamo garantire da subito tutti i servizi essenziali, ma è solo l’inizio: implementeremo l’offerta in base all’andamento della situazione». I grandi assenti di questa ripartenza saranno il pre e post scuola: impossibile attivare questo servizio garantendo la tracciabilità e l’omogeneità degli studenti, mentre l’assistenza ad personam raggiungerà la quota di 33 mila ore nell’anno scolastico, un intervento fortemente voluto dal sindaco Guido Malinverno e del valore di circa 700 mila euro. Sempre il sindaco ha rivolto un appello a tutti i genitori e alunni: «È importante che tutti rispettino le regole e applichino il buon senso necessario affinché tutto possa svolgersi nel migliore dei modi. La sorveglianza verrà costantemente garantita dalla Polizia locale, dalle associazioni di volontari e se necessario dalle forze dell’ordine». LUNEDÌ al loro ritorno a scuola, gli studenti troveranno anche un ambiente trasformato in base a tutte le norme anti Covid, quindi con più percorsi di entrata e di uscita, segnaletica per il distanziamento e anche giardini divisi in «porzioni», ma anche edifici più sicuri grazie all’intervento dell’Amministrazione comunale, che ha impiegato circa 350 mila euro solo per l’intervento di anti-sfondamento dei solai. •

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