Caos visite, un’altra stoccata

di S.A.
Ambulatori vuoti nonostante le visite arretrate:  il Comitato attacca
Ambulatori vuoti nonostante le visite arretrate: il Comitato attacca
Ambulatori vuoti nonostante le visite arretrate:  il Comitato attacca
Ambulatori vuoti nonostante le visite arretrate: il Comitato attacca

Prosegue il botta e risposta tra il comitato «Cittadini per la sanità pubblica» e Asst del Garda: al centro del dibattito l’impossibilità degli utenti di poter prenotare negli ospedali di Desenzano, Gavardo, Manerbio e Leno le visite «non prioritarie», sfociato nell’esposto presentato in Procura dagli attivisti a inizio settembre. L’Azienda ospedaliera ha risposto spiegando che è in corso il recupero delle circa 46 mila visite arretrate prenotate in classe P (programmabili), prenotate già prima di marzo, che si sono accumulate a causa del lockdown, che sarebbero ora in via di smaltimento al ritmo serrato di 3 mila a settimana. A questo scopo, la«strategia» di Asst è di ampliare gli orari di visita anche al sabato e fino a sera e incentivare medici e infermieri a ore di lavoro extra. Questo per smaltire le vecchie prenotazioni, mentre per le nuove è un problema.. Per il Comitato la faccenda non è chiusa: «Intanto queste prenotazioni violano le regole fissate da Regione Lombardia che fissa in un massimo di 120 giorni i tempi di attesa per le visite andando ben oltre - hanno spiegato gli attivisti -. E vista l’enormità di visite da recuperare non si capisce perché abbiamo trovato ambulatori vuoti alle 10 del mattino e, nel caso di Gavardo, come abbiamo verificato venerdì scorso, anche nelle ore serali». Il Comitato ha annunciato di voler organizzare, vista la situazione, un incontro pubblico in merito alla sanità pubblica per i primi di novembre, a cui parteciperà il movimento di lotta per la salute «Medicina democratica» e che offrirà uno spazio dedicato alla situazione territoriale aperto anche agli interventi degli operatori. •

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