Corse notturne sul lungolago tirano giù dal letto i turisti

di Alessandro Gatta
Magari non ai livelli di «Fast&Furious» ma la notte scorsa la sfida tra auto e moto non è passata inosservata
Magari non ai livelli di «Fast&Furious» ma la notte scorsa la sfida tra auto e moto non è passata inosservata
Magari non ai livelli di «Fast&Furious» ma la notte scorsa la sfida tra auto e moto non è passata inosservata
Magari non ai livelli di «Fast&Furious» ma la notte scorsa la sfida tra auto e moto non è passata inosservata

Corse clandestine sul lungolago di Desenzano: non è la trama dell’ennesimo episodio di «Fast&Furious», ma un episodio realmente accaduto nella notte tra venerdì e sabato. Intorno alle 3, infatti, si sarebbero radunate diverse auto (almeno quattro) e altrettante moto (o scooter), per compiere una folle corsa sulla strada fronte lago, con tanto di sgasate, inversioni, brusche accelerate e frenate, forse anche qualche drift (ovvero la manovra che fa sbandare la vettura sul posteriore): e tutto questo davanti anche a un pubblico (a piedi) di una decina di persone. Come nella celebre saga cinematografica, sulla pista improvvisata sarebbero sfilate auto sportive, forse truccate, dal suono inconfondibile di motori e marmitte da fuori giri. Della circostanza si sarebbero accorti in parecchi, residenti e turisti: ma quelli che inevitabilmente se ne sono accorti più sono i clienti dell’hotel Mayer, che ha le camere affacciate sul lungolago. «Abbiamo clienti che ci hanno chiesto il rimborso per la notte insonne: di certo la nostra città ha fatto l’ennesima brutta figura - racconta Paolo Mayer, titolare dell’albergo - Tutto è successo dalle 3 in poi: quando il mio portiere se n’è accorto ed è uscito in strada, questi se n’erano appena andati. Ma i clienti hanno assistito con i loro occhi, affacciati dai balconi. Mi sono informato, ho chiesto in giro e in tanti mi hanno segnalato la stessa cosa. Quindi ho deciso di denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine». In centro a Desenzano quest’estate è successo un pò di tutto (come in altre località turistiche, sia chiaro), mai però si era arrivati a una corsa clandestina. «Chi li ha visti - continua Mayer - racconta di una gara vera e propria, con auto e moto che correvano a due alla volta a gran velocità, poi a un certo punto facevano inversione e tornavano indietro. E c’era gente che li guardava». Il fenomeno delle corse clandestine è diffuso solitamente nelle grandi città, anche se in Italia in tal senso si hanno davvero poche notizie: c’è chi dice che a Desenzano qualcosa era già successo, in passato, nella zona delle Grezze. «Ma per chi vive il centro è l’amara ciliegina di una torta che non avremmo mai voluto assaggiare - dice ancora Mayer - e direi che a questo punto siamo arrivati al limite. È tutta estate che il lungolago dalle 2 alle 5 è come se diventasse una zona franca: brutta gente, ubriachi, risse e schiamazzi. Non è la prima volta che lo diciamo, e l’aveva ribadito anche il Consorzio albergatori di cui facciamo parte: Desenzano ha bisogno di un presidio fisso notturno, almeno in estate, dalla mezzanotte in poi».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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