Dottori in pensione, 800 pazienti «scoperti»

di Alessandro Gatta
Medici di base: a San Felice è emergenza dopo due pensionamenti
Medici di base: a San Felice è emergenza dopo due pensionamenti
Medici di base: a San Felice è emergenza dopo due pensionamenti
Medici di base: a San Felice è emergenza dopo due pensionamenti

Acque agitate a San Felice: sono due i medici di base, la dottoressa Nicoletta Maroggi e il dottor Gianfranco Rogozinski, ad essere andati in pensione proprio in questi giorni, lasciando loro malgrado «scoperti» centinaia di pazienti. I DUE MEDICI ricevevano sia a San Felice capoluogo sia a Portese: il problema è che ad oggi, così pare, l’Agenzia di tutela della salute (che ha competenza sulle nomine), non avrebbe intenzione di sostituirli, almeno non subito. Dunque i loro numerosi pazienti, in tutto circa 800 persone, oltre alle inevitabili fatiche burocratiche del cambio di medico, dovranno trovarsi un dottore a Salò. Con le distanze e i disagi del caso. In realtà c’è anche un altro medico a San Felice, ma i posti che si erano liberati si sono rapidamente esauriti. Il Comune ha contattato immediatamente Ats, per vederci chiaro: l’obiettivo è di riportare in tempi brevi almeno un medico in paese, oppure trasferire i dottori di Salò a San Felice, anche solo per qualche ora a settimana. Una raccolta di firme è stata lanciata personalmente dal sindaco Simone Zuin, a supporto della richiesta per il reintegro dei posti vacanti dei medici di medicina generale. Si potrà firmare direttamente in municipio, all’Ufficio anagrafe tutti i giorni (sabato compreso) dalle 9 alle 12, e poi a Portese in biblioteca, questo sabato dalle 15 alle 17, e domenica davanti alla chiesa (dalle 11 alle 12). ALLE FIRME verrà allegata una lettera: «È noto che a San Felice, sul totale della popolazione residente, il 30% abbia più di 60 anni - scrive Zuin - e da questo nasce la concreta preoccupazione per tutelare i propri cittadini. L’assenza del medico di base sul territorio comunale comporta gravi e pesanti difficoltà per tutte queste persone, e anche per coloro che non dispongono di mezzi propri per poter accedere agli ambulatori dei Comuni limitrofi. Da parte del Comune - garantisca l’Amministrazione Zuin - ci sarà la piena disponibilità ad agevolare una soluzione, confermando ad esempio l’utilizzo degli attuali ambulatori a prezzi ancora più agevolati. Nel frattempo chiediamo la nomina di un medico supplente che operi direttamente a San Felice». E’ un «film» già visto, più o meno, la scorsa estate a Gargnano con la vicenda della pediatra in servizio ai poliambulatori, indispensabile anche per altri paesi come Tignale, come riferiamo nell’articolo sotto. In quell’occasione la querelle si concluse nel migliore dei modi, ma solo dopo una vera sollevazione popolare durata settimane, scatenata dalle mamme e appoggiata anche in quel caso dai sindaci. •

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