Dramma a Gavardo
E una «story» dopo
lo schianto mortale

di Alessandro Gatta
Moustafa Marin avrebbe compiuto 19 anno nel prossimo aprileL’automobile sulla quale viaggiavano i due giovani: fuori controllo si è schiantata contro un cipressoL’incidente è accaduto mercoledì sera a Soprazocco. Moustafa Marin è morto poche ore dopo
Moustafa Marin avrebbe compiuto 19 anno nel prossimo aprileL’automobile sulla quale viaggiavano i due giovani: fuori controllo si è schiantata contro un cipressoL’incidente è accaduto mercoledì sera a Soprazocco. Moustafa Marin è morto poche ore dopo
Moustafa Marin avrebbe compiuto 19 anno nel prossimo aprileL’automobile sulla quale viaggiavano i due giovani: fuori controllo si è schiantata contro un cipressoL’incidente è accaduto mercoledì sera a Soprazocco. Moustafa Marin è morto poche ore dopo
Moustafa Marin avrebbe compiuto 19 anno nel prossimo aprileL’automobile sulla quale viaggiavano i due giovani: fuori controllo si è schiantata contro un cipressoL’incidente è accaduto mercoledì sera a Soprazocco. Moustafa Marin è morto poche ore dopo

Tragedia mercoledì sera a Soprazocco di Gavardo, ancora sangue sulle strade bresciane: l’auto si schianta contro un albero, il 18enne Moustafa Marin muore in ospedale. Pochi attimi dopo l’incidente, senza sapere che il suo amico stava lottando per la vita, il ragazzo alla guida - A.M. di Polpenazze, vent’anni ancora da compiere - ha deciso di riprendersi in tempo reale con lo smartphone e pubblicare una «story» in diretta su Instagram: «Sono ancora qua, sono sopravvissuto - dice il giovane ai suoi contatti - Gli amici di Polizia e Vigili del Fuoco mi hanno aiutato, e io li rispetto. Perché il loro lavoro merita rispetto, con tutto il mio cuore». L’INGENUITÀ (e per alcuni la sfrontatezza) del video che in poche ore è diventato inevitabilmente virale rende ancora più tragiche le circostanze del terribile incidente: manca una manciata di minuti alle 21 quando A.M. e Moustafa Marin, che tutti conoscevano come Marcello, stanno percorrendo via Corti a Soprazocco. Per cause ancora in corso di accertamento - ma non si esclude un mix micidiale di velocità eccessiva, manovre azzardate e qualche bicchiere di troppo - la Fiat Seicento del 19enne di Polpenazze comincia a sbandare, pericolosamente fuori controllo fino a schiantarsi con violenza contro un cipresso. Quel che rimane è un’automobile completamente distrutta, il conducente ferito in modo lieve e in stato confusionale, l’amico che era con lui privo di sensi all’interno dell’utilitaria in condizioni gravissime. I residenti danno l’allarme: in pochi minuti sul posto si sono precipitate le ambulanze dei volontari dell’Anc Valle del Chiese e del Van di Nuvolento, oltre all’automedica, i Vigili del Fuoco di Salò, gli agenti della Polstrada di Darfo, anche se per competenza territoriale delle indagini se ne stanno ora occupando i colleghi di Salò. STANDO a quanto riferito da alcuni testimoni, A.M. si sarebbe anche allontanato dal luogo dell’incidente, di qualche decina di metri, forse per cercare aiuto oppure perché in stato confusionale: in attesa dell’ambulanza che l’ha poi trasferito alla Poliambulanza di Brescia, ricoverato in codice giallo, è stato ospitato sul camion dei pompieri, ed è qui che ha girato il video poi pubblicato su Instagram. Il ragazzo è stato sottoposto alle analisi dell’alcol e della droga, di cui si attendono gli esiti: la vettura sequestrata, e lui indagato per omicidio stradale. Fin da subito apparivano invece disperate le condizioni di Moustafa Marin, ricoverato a Gavardo (dov’è arrivato in pochi minuti) e poi morto prima della mezzanotte. Classe 2001, Moustafa era conosciuto da tutti come Marcello: abitava in Via Piazze a Gavardo, a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente, insieme alla madre, di origini moldave. Figlio unico, aveva da poco smesso di andare a scuola per lavorare. Avrebbe compiuto 19 anni il prossimo aprile. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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