Sirmione, 15 milioni per la nuova scuola elementare Pronta fra due anni

di Silvia Avigo
L'edificio ospiterà palestra, spogliatoi, teatro e la biblioteca, spazi all'aperto, sale polinfunzionali e 20 aule per complessivi 534 alunni
In una simulazione al computer l’attuale assetto dell’elementare integrato dal futuro sviluppo della scuola elementare da 15 milioni di euro
In una simulazione al computer l’attuale assetto dell’elementare integrato dal futuro sviluppo della scuola elementare da 15 milioni di euro
In una simulazione al computer l’attuale assetto dell’elementare integrato dal futuro sviluppo della scuola elementare da 15 milioni di euro
In una simulazione al computer l’attuale assetto dell’elementare integrato dal futuro sviluppo della scuola elementare da 15 milioni di euro

La nuova scuola primaria Benedetta Bianchi Porro di Sirmione sarà pronta tra due anni. Un edificio flessibile e di ultima generazione ad altissima eco-sostenibilità del valore di 12 milioni di euro, di cui 5 finanziati dalla Regione. I lavori sono iniziati a luglio con la demolizione di una parte del vecchio plesso che fungerà da collegamento con la futura struttura. «Nessun disagio per gli alunni nel nuovo anno scolastico - annuncia il sindaco Luisa Lavelli - tutti i servizi verranno garantiti e addirittura migliorati». Dalla palestra con spogliatoi al teatro e la biblioteca, passando da ampi spazi all’aperto e sale polifunzionali inserite tra le oltre 20 aule (che potranno ospitare in tutto 534 alunni) con pareti mobili per lavorare insieme. La nuova scuola, costruita sul terreno adiacente all’esistente, sarà green e reggerà anche ad eventuali pandemie, sulla scorta dell’esperienza Covid. E nel frattempo? I 364 allievi iscritti, troveranno alcuni cambiamenti ma non dovranno rinunciare a nulla. Le fermate dei bus sono state solo di poco spostate e gli orari rimodulati, le 7 aule del corpo sud demolite verranno compensate dalle 9 nuove ricavate dalla mensa e da altri locali, quindi si avranno a disposizione 2 laboratori aggiuntivi. «Per supplire alla mancanza della mensa, abbiamo deciso di servire i bambini direttamente sui banchi in classe - chiarisce il consigliere delegato all’Istruzione Miria Bocchio -. Verrà servito il pasto in monoporzione, questo permetterà di evitare il doppio turno e gli studenti avranno più tempo per la pausa. Questo piano richiederà più personale, che il Comune ha già provveduto a ingaggiare».

Le soluzioni progettuali scelte per il nascente edificio didattico sono il frutto di un serrato confronto tra l’Amministrazione civica e direzione scolastica. «Abbiamo trovato la soluzione ottimale condividendo e confrontando le proposte - precisa Luisa Lavelli -. Il progetto iniziale è stato così modificato e ulteriormente migliorato. Nei prossimi due anni gli alunni che frequentano la scuola non subiranno disagi e svolgeranno la loro attività in totale sicurezza». I lavori sarebbero dovuti iniziare due anni fa, sono stati rallentati dalla pandemia: «Il cronoprogramma sarà rigidissimo e controlleremo che venga rispettato - spiega l’assessore ai lavori pubblici Roberto Campagnola -. Abbiamo deciso di partire dalla demolizione per completare gli spazi al suono della prima campanella il 12 settembre. La sicurezza e il confort delle nuove generazioni sono al centro della nostra attenzione, a breve anche le medie verranno interessate da un importante intervento». Si tratta della messa in sicurezza sismica delle scuole medie. Sul piatto l’Amministrazione civica ha messo 900 mila euro di fondi propri. Anche in questo caso gli alunni non avranno alcun disagio: i lavori saranno solo all’esterno dell’edificio e l’anno scolastico potrà iniziare e soprattutto continuare senza intoppi. •.

Suggerimenti