il femminicidio

Yana Malayko, ritrovato tra Lonato e Castiglione il corpo della 23enne uccisa dall'ex

di Redazione web
Era sotto delle ramaglie in via del Benaco. La giovane barista era scomparsa dal Mantovano la notte del 20 gennaio. In carcere con l'accusa di omicidio è finito Dumitru Stratan
Le ramaglie sotto le quali era nascosto il corpo senza vita della giovane Yana Malayko
Le ramaglie sotto le quali era nascosto il corpo senza vita della giovane Yana Malayko
Ritrovato il corpo della 23enne - OnlyCrew

E’ stato ritrovato alle 15.15 di oggi, 1° febbraio, sotto delle ramaglie in un campo tra  Lonato e Castiglione,  il corpo di Yana Malayko, la barista 23enne di origini ucraine scomparsa dalla provincia di Mantova la notte del 20 gennaio. In carcere con l'accusa di omicidio premeditato e aggravato, è finito l’ex fidanzato, Dumitru Stratan. 

Dove è stato ritrovato il corpo

Le ricerche che erano partite l’indomani della sparizione, contestualmente all’arresto dell’ex compagno, si erano concentrate da subito nella zona di Lonato.   Alle ricerche questa mattina avevano preso parte un gruppo di volontari e il padre della ragazza, Oleksander.

Ritrovato il corpo della 23enne - OnlyCrew

 Giovedì mattina i carabinieri del Ris saranno sul luogo del ritrovamento e poi nell'appartamento di Castiglione, dove è avvenuto il delitto.

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Da chiarire ancora le modalità dell’omicidio

Il delitto, per il quale forse è stato utilizzato un coltello, è avvenuto al termine di una lite, dopo che Dumitru aveva attirato l’ex fidanzata alle 2 di notte nell’appartamento con la scusa che il cane, che condividevano quando erano insieme e che dopo la rottura della relazione era stato affidato a lui, stava male.

Prima che arrivasse la ragazza, l’ex fidanzato aveva manomesso le telecamere dell’appartamento, ma aveva fatto male i conti perché quelle esterne del condominio lo avevano ripreso mentre caricava il sacco con il corpo nel bagagliaio della sua auto; e quelle disseminate per il paese lo avevano immortalato mentre si dirigeva verso la zona Valle, una torbiera a nord di Castiglione.

Qui, però, era rimasto impantanato con la sua auto nel fango e un testimone lo aveva visto e lo aveva anche aiutato. Dumitru aveva anche tentato di depistare le indagini inviando alla sorella, dopo le 5 del mattino del 21 gennaio, un paio di messaggi con il telefonino di Yana, per dimostrare che a quell’ora la ragazza era ancora in vita.

Prima la crisi della relazione e le scenate di gelosia, poi la rottura

Il rapporto  tra Yana e Dumitru, che da ragazzo aveva scoperto il corpo del padre suicida ricevendone un trauma che non avrebbe più superato, dicono i familiari, si era fatta burrascosa negli ultimi tempi a causa dei problemi di lui, incapace di avere una vita regolare, così come un lavoro. Lavorava saltuariamente nel bar della sorella, l’Event coffee di Castiglione, ma le sue scenate di gelosia verso la ragazza erano continue.

Lei lo aveva lasciato il 7 gennaio scorso

Dumitru  aveva confidato il delitto alla sorella: «L’ho ammazzata come lei ha ammazzato me» si era giustificato, nel suo delirio, riferendosi alla nuova relazione che Yana aveva intrecciato con un ragazzo che frequentava la loro stessa compagnia. Un affronto che per lui andava lavato nel sangue. Quello che i carabinieri avevano trovato nell’appartamento e che lui aveva tentato di far sparire, ripulendo, ma non a fondo, le stanze.

 Dumitru è in carcere

Il 21 gennaio i carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Mantova, hanno disposto il fermo dell'ex fidanzato moldavo. Dumitru   è attualmente in carcere in custodia cautelare per ipotesi di omicidio premeditato e aggravato da cessata relazione affettiva ed occultamento di cadavere.

Il luogo in cui è stato ritrovato il corpo di Yana Malayka al confine tra Lonato e Castiglione
Il luogo in cui è stato ritrovato il corpo di Yana Malayka al confine tra Lonato e Castiglione

Da Dumitru, 33 anni,  non è arrivato il benché minimo aiuto: mai una parola con i magistrati che l’hanno più volte interrogato e, soprattutto, nessuna intenzione di rivelare dove avesse nascosto il corpo.

Il padre di Yana ha partecipato alle ricerche della figlia
Il padre di Yana ha partecipato alle ricerche della figlia

Il papà di Yana,  Oleksander, da giorni partecipava alle ricerche in prima persona e anche questa mattina si era messo alla testa di un gruppo di volontari che ha perlustrato un’ampia zona attorno al luogo dove nel pomeriggio è poi stato trovato il cadavere. Che è stato rimosso poco prima delle 18 dopo che la polizia scientifica ha effettuato i primi rilievi alla presenza del procuratore capo della Repubblica di Mantova Emanuela Fasolato.

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