A Toscolano c’è chi come Paolo «Gibba» Campanardi va in giro col metal detector a scovare nel sottosuolo reperti bellici, altri invece scandagliano le case recuperando racconti e testimonianze per tramandarli nero su bianco. È il caso di Sebastiano Pernigo, 32enne della frazione Gaino, appassionato di storia. Per tre anni ha pazientemente raccolto gli aneddoti di anziani e dei parenti dei compaesani che hanno vissuto i due conflitti mondiali. Il risultato è il libro, intitolato «Gh’èra la guèra». «Dedicato principalmente a mio nonno - spiega Sebastiano - che mi ha ispirato e incoraggiato nell’iniziativa. Purtroppo è mancato lo scorso anno e non ha potuto vederlo finito». L’idea nasce nel 2018 dalla volontà di mettere nero su bianco i racconti che Sebastiano ha sempre ascoltato arricchendoli con altre testimonianze di residenti, i fatti storici e i luoghi, i personaggi presenti sul lago durante la repubblica sociale. Tante le curiosità: dalle fortificazioni sul monte Castello e le postazioni di artiglieria sul monte Pizzocolo, ai Mas ormeggiati nel golfo di Maderno e la quotidiana convivenza con i soldati che transitavano dai paesi con il fronte distante solo pochi chilometri. Incontri che si intensificarono durante la seconda guerra mondiale, soprattutto dopo la creazione della Rsi e i gerarchi che alloggiarono a Toscolano (Pavolini, Kappler, Rahn). Non mancano nemmeno le peripezie di chi in paese ha combattuto nei vari teatri di guerra in tutta Europa, dalla Russia all’Africa prestando servizio nella marina o in aviazione. •. L.Sca.