Il covo del narcos diventa la Casa della legalità

di A.GAT.
La folla che si è raccolta a Manerba per l’inaugurazione
La folla che si è raccolta a Manerba per l’inaugurazione
La folla che si è raccolta a Manerba per l’inaugurazione
La folla che si è raccolta a Manerba per l’inaugurazione

«Se fossi un mafioso, mi vergognerei di me stesso». È solo uno dei tanti interventi dei bambini e dei ragazzi coinvolti ieri nella grande festa (ma con tanti momenti di riflessione) di via dei Colli di Manerba: è stata inaugurata così la «Casa della legalità», il primo immobile della zona sequestrato alla criminalità organizzata (era di proprietà di uno spacciatore internazionale) ora messo a disposizione di «Legami leali», il progetto di welfare comunitario del Garda bresciano coordinato dall’azienda consortile Garda sociale, finanziato da Fondazione Cariplo e partecipato da otto cooperative e due consorzi sociali del territorio. L’IMMOBILE si trova a due passi dal Crociale, dove c’è la sede dell’Avis: è stato restaurato e recuperato la scorsa estate (anche) dai ragazzi di Libera, la rete di associazioni che si batte contro mafia e corruzione. «La Casa della legalità sarà il fulcro del progetto - spiega Paolo Guglielmi, project manager di Legami leali -, mentre gli altri immobili che recupereremo ne saranno la costellazione. Prima di tutto diventerà un polo didattico per gli studenti, dall’infanzia alle superiori: qui si terranno letture animate, educazione all’ambiente, laboratori di manipolazione della materia, fumetto e videomaking. Ma sarà a disposizione anche di aziende, per convegni e team building, e di tutti i cittadini. Uno spazio della comunità aperto a tutti, gestito da un custode sociale che sarà il riferimento per le iniziative». Anche le associazioni potranno utilizzare le sale. Appena varcata la soglia si nota il murale che ritrae Paolo Falcone e Giuseppe Borsellino, immortali simboli della lotta alla mafia. «Abbiamo in programma di recuperare tanti altri immobili entro il 2021 - dice Rossana Damiani di Garda sociale - per cui a breve avvieremo studi di fattibilità, in modo da creare strutture che rispettino il contesto in cui si trovano. Il prossimo anno dovremmo inaugurarne uno sequestrato a Padenghe e due a Puegnago, nel 2021 saremo a Desenzano e a Toscolano. Ma il progetto prevede anche la riattivazione di altri edifici, di proprietà pubblica, oggi abbandonati o inutilizzati». Tutto è iniziato esattamente un anno fa a Puegnago: Legami leali proseguirà in tutto per tre anni, con investimenti previsti per oltre 1,6 milioni. «Abbiamo tanti partner, pubblici e privati - conclude Patrizia Avanzini, ex sindaco di Padenghe e referente politico per Garda sociale - con i quali sono stati avviati progetti che vanno al di là del recupero degli immobili: parliamo di laboratori per le scuole, tirocini lavorativi, percorsi di avvicinamento al lavoro, fundraising. L’obiettivo è ambizioso, ma ci crediamo: tanti attori e una sola comunità, insieme per sconfiggere l’illegalità. Difficile, ma siamo noi i più forti, perché siamo di più». •

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