Il Polo delle emergenze spinge sull’acceleratore

di Alessandro Gatta
L’edificio che ospiterà il Polo delle emergenze a Rivoltella di Desenzano si estende su un’area di settemila metri quadrati
L’edificio che ospiterà il Polo delle emergenze a Rivoltella di Desenzano si estende su un’area di settemila metri quadrati
L’edificio che ospiterà il Polo delle emergenze a Rivoltella di Desenzano si estende su un’area di settemila metri quadrati
L’edificio che ospiterà il Polo delle emergenze a Rivoltella di Desenzano si estende su un’area di settemila metri quadrati

C’è finalmente una data, nero su bianco, per il varo del controverso Polo delle emergenze di Desenzano: la struttura, in via Calamar a Rivoltella, ospiterà sia i Vigili del fuoco che la Croce Rossa e forse, in futuro, la Protezione civile. Il quartier generale del pronto intervento potrebbe essere pronto entro il 2024. È questa infatti la scadenza del contratto (appena rinnovato) che proroga la locazione dell’attuale caserma, sempre alla Pigna di Rivoltella in località Essiccatoio Tabacchi, a poche centinaia di metri dal nuovo centro, ma con la clausola di una possibile recessione anticipata nel caso in cui i lavori alla nuova sede si dovessero concludere prima del previsto. Ne è convinto il sindaco Guido Malinverno: «L’immobile è già stato acquistato, i fondi per i lavori di sistemazione sono vincolati, abbiamo già il progetto di adeguamento antisismico e a breve avremo anche il progetto definitivo per le modifiche interne. Concluso questo potremmo andare in appalto: al netto dei tempi della burocrazia, credo davvero che il cantiere possa prendere il via entro la fine dell’anno, non più tardi delle prime settimane del 2022. Mai dire mai, ma se tutto va come deve andare la nuova caserma potrebbe essere già pronta nel 2023». È un altro passo in avanti per un’opera tanto attesa quanto travagliata, e contestata. Al di là delle polemiche delle minoranze, è infatti impossibile non ricordare la frattura in maggioranza, con l’uscita del consigliere Patrizia Solza (ex Lega, ora Gruppo misto) in occasione dell’ultimo aggiornamento al piano dei lavori della cittadella dell’emergenza. Articolate le contestazioni avanzate sia dalle minoranze che da Patrizia Solza: dai tempi dilatati dell’iter all’aumento dei costi totali dell’intervento, ora a quota 2,2 milioni (inizialmente 1,8 milioni) compreso l’acquisto dell’immobile, fino alla richiesta (bocciata) di stralciare almeno i lavori edili (1,1 milioni) per «liberare» risorse anche per l’emergenza sanitaria. Lo stabile di via Calamar un tempo ospitava i pullman Zanetti: qualche anno fa, già vuoto, era stato simbolicamente occupato dagli attivisti di Zanzanù, sfrattati poche settimane prima dalla Spiaggia d’oro. L’area si estende per 7 mila metri quadri di cui 1.334 coperti, con 490 metri quadri di uffici e dormitori. «Faremo di tutto affinché il cantiere parta al più presto», annuncia Malinverno. I Vigili del fuoco volontari di Desenzano sono in una sede provvisoria dal 2003. All’epoca alla convenzione partecipavano, oltre che Desenzano, anche Lonato, Pozzolengo, Sirmione e Padenghe: quest’ultimo è però uscito dall’accordo nel 2019. I quattro enti locali rimasti, quando il polo sarà pronto, dovranno siglare una nuova convenzione. •.

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