Il ritorno delle mucche dagli alpeggi di montagna Transumanza da gustare

di L.SCA.
Una festa tutta da «gustare» per la transumanza delle mucche
Una festa tutta da «gustare» per la transumanza delle mucche
Una festa tutta da «gustare» per la transumanza delle mucche
Una festa tutta da «gustare» per la transumanza delle mucche

Si temeva la pioggia ieri mattina dalle parti di Polzone a Tremosine dove ha sede il Caseificio Alpe del Garda. Invece è stato un bagno di folla quello che ha accolto intorno alle 10.30 l’arrivo della folta mandria di mucche Brown Swiss dei soci del caseificio, che all’alba ha mosso in parata dall’alpeggio estivo di Malga Ciapa per dirigersi verso la piana di Tremosine. Come vuole la tradizione della transumanza dell’Alpe del Garda, prima rientrare nel pomeriggio alla stalla sociale in Val di Bondo, si è consumato nella sede del Caseificio, il rito della festa dei sapori antichi». QUI LE 80 MUCCHE guidate dal personale in abiti tradizionali sono state rifocillate dopo quasi quattro ore di cammino davanti a tanti visitatori. Oltre alla voglia di tenere in vita i valori tipici del territorio, la transumanza è stata anche l’occasione per poter assaporare, oltre allo spiedo, i prodotti tipici del caseificio. Fiumi di formagella filante e a fette (circa 1.400 sono le forme giornaliere prodotte) sono stati serviti a pranzo. MOLTO APPREZZATA la «polenta cunsa» realizzata con una ricetta tradizionale locale. «Non a caso da circa un anno – spiega il presidente Livio Leonesio – abbiamo iniziato a commercializzarla anche nelle grandi catene di vendita della provincia con buoni risultati». Preso d’assalto soprattutto dai turisti stranieri anche lo spaccio adiacente, vera miniera di prodotti a filiera corta. Destinata a incrementarsi a breve con l’espansione dell’attività produttiva nel segmento della produzione casearia (non solo Grana Padano). Intorno alle 17, accompagnata dal sottofondo dei «Musici delle Alpi», la mandria è stata trasferita alla stalla sociale biologica in Val di Bondo, distante circa quattro chilometri dalla sede, attraversando per l’ultimo bagno di folla anche il vicino centro storico di Vesio. Residenza invernale “digitale” (tutti gli animali sono dotati alla stalla di un sistema di monitoraggio di produzione computerizzato), prima di risalire con la bella stagione, nuovamente ai pascoli in quota.

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