L’antico cammino
dei Romani
pronto per gli escursionisti

di Luciano Scarpetta
Un tratto del lungo percorso che si insinua nel territorio del ParcoLa Bassa Via del Garda è un balcone naturale affacciato sul lagoLa nuova segnaletica per facilitare il cammino degli escursionisti
Un tratto del lungo percorso che si insinua nel territorio del ParcoLa Bassa Via del Garda è un balcone naturale affacciato sul lagoLa nuova segnaletica per facilitare il cammino degli escursionisti
Un tratto del lungo percorso che si insinua nel territorio del ParcoLa Bassa Via del Garda è un balcone naturale affacciato sul lagoLa nuova segnaletica per facilitare il cammino degli escursionisti
Un tratto del lungo percorso che si insinua nel territorio del ParcoLa Bassa Via del Garda è un balcone naturale affacciato sul lagoLa nuova segnaletica per facilitare il cammino degli escursionisti

Verrà completato nella giornata di domani, il posizionamento della segnaletica del tracciato della Bassa Via del Garda nella zona del santuario di Montecastello a Tignale. È l’ultimo atto dei lavori di manutenzione e messa in sicurezza dell’antico cammino seguito dai Romani per raggiungere il Trentino: 75 chilometri di strade bianche che si snodano nel Parco da Salò a Limone a quote tra i 100 e i 900 con un dislivello complessivo di circa 4.000 metri. RISCOPERTA e tracciata nel 1996 dal gargnanese Franco Ghitti per conto dell´azienda regionale delle foreste (ora Ersaf), la BvG è stata adesso messa a punto per rendere più percorribili con gradoni in legno alcuni passaggi nei tratti più ostici, ripristinando e consolidando muretti a secco o magari realizzando passerelle in ferro come alla cascata di Tignale. Opere dal costo complessivo di 264 mila euro promosse dalla Comunità montana con finanziamento regionale e la partecipazione dei comuni, progettate e dirette dallo studio tecnico di Ghitti e realizzate dal novembre 2019 dalla ditta Pezzotti di Darfo. «Percorrere la Bassa via del Garda - spiega Ghitti - significa godere del verde degli ulivi e delle leccete in contrasto con le nevi invernali del Baldo sulla sponda veronese; passeggiare tra i faggi e le betulle immergendosi poi in un bagno ristoratore nelle tiepide acque del lago; attraversare colline contornate dai cipressi oppure inerpicarsi tra rocce, forre, strapiombi, godendo degli spazi aperti, quasi marini, della parte meridionale del lago». Un mondo appartato e diverso, irripetibile per gli aspetti paesaggistici, naturalistici e storici che da domani, sarà percorribile in totale sicurezza. «Anche a prova di inesperti» grazie alla nuova segnaletica: in passato carente, ora ogni bivio è tracciato e segnalato con targhe e frecce sia in un senso di marcia che nell’altro. Un vero paradiso per gli escursionisti, in un comprensorio, quello dei nove comuni del Parco (Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Tremosine, Limone, Valvestino e Magasa) frequentato ormai in ogni stagione e con qualsiasi condizione meteo da tanti appassionati delle vacanze outdoor. Per percorrere il trekking completo della Bassa via del Garda è consigliabile ritagliarsi in ogni caso quattro o cinque giorni, programmando il pernottamento nei vari Comuni del Parco. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti