La forra maledetta
ha rischiato
di uccidere

La forra «maledetta» ha rischiato di fare un’altra vittima. È ricoverato al Civile di Brescia in prognosi riservata l’escursionista tedesco precipitato ieri pomeriggio da un’altezza di 6 metri mentre faceva canyoning nel torrente San Michele alle spalle del borgo di Campione. L’allarme è scattato pochi minuti prima delle 17, lanciato ai soccorritori dalla comitiva di sei connazionali, partiti dopo pranzo da località Lo, a circa 400 metri d’altitudine con una guida. Tutto fino a quel momento era andato alla perfezione senza imprevisti. MANCAVANO solo alcune decine di metri e tutta la comitiva sarebbe sbucata sul delta del torrente, a pochi passi dalla vecchia strada Gardesana. Durante una delle ultime discese però, il turista 30enne, è inavvertitamente scivolato precipitando nella gola. Durante la caduta ha sbattuto il corpo contro la parete rocciosa procurandosi alcune fratture. Sul posto sono giunti da Limone i volontari della Croce Bianca e i carabinieri, raggiunti una manciata di minuti dopo dai Vigili del Fuoco di Salò ed una unità navale della Guardia Costiera. Raggiunto non senza difficoltà dai medici, il ferito è stato stabilizzato nella gola e subito dopo «verricellato» a bordo dell’elicottero per il ricovero all’ospedale Civile di Brescia. L’incidente è avvenuto poco distante al punto dove nello scorso mese di agosto perse la vita un connazionale di 30 anni. Werner Arthur Scholl, annegò tragicamente dopo essere precipitato in una pozza profonda circa tre metri del torrente San Michele, durante un’escursione in compagnia della sua ragazza. • © RIPRODUZIONE RISERVATA