L'EMERGENZA

La tempesta mette in ginocchio i paesi della Bassa e del lago

di Giambattista Manganoni
L'improvviso fenomeno meteo di ieri pomeriggio ha colpito duro su un'area molto ampia. A Gambara scoperchiata la sede dei volontari dell'ambulanza, sul Benaco circa 50 interventi da Sirmione al confine trentino
La bomba d’acqua caduta all’improvviso nel primo pomeriggio di ieri ha colpito in particolare la zona del Garda e la Bassa bresciana causando allagamenti e danni anche graviLe ambulanze di Gambara «bombardate» dai detriti e distrutte
La bomba d’acqua caduta all’improvviso nel primo pomeriggio di ieri ha colpito in particolare la zona del Garda e la Bassa bresciana causando allagamenti e danni anche graviLe ambulanze di Gambara «bombardate» dai detriti e distrutte
La bomba d’acqua caduta all’improvviso nel primo pomeriggio di ieri ha colpito in particolare la zona del Garda e la Bassa bresciana causando allagamenti e danni anche graviLe ambulanze di Gambara «bombardate» dai detriti e distrutte
La bomba d’acqua caduta all’improvviso nel primo pomeriggio di ieri ha colpito in particolare la zona del Garda e la Bassa bresciana causando allagamenti e danni anche graviLe ambulanze di Gambara «bombardate» dai detriti e distrutte

Dalla Bassa al Garda, il nubifragio di ieri pomeriggio ha causato danni e paura in mezza provincia: il bilancio non sembrerebbe al momento quello di una immane catastrofe, ma moltissime sono le realtà danneggiate su un’estensione molto vasta. A Gambara, il temporale e le forti raffiche di vento hanno fatto danni ingenti alla sede e alle ambulanze della postazione fissa del 112 dell’Associazione nazionale carabinieri) della Valle del Chiese, che dal 2003 opera nel soccorso a Gambara e vari paesi limitrofi con la sua postazione »Bassa Bresciana». Attorno alle 13,30 si è scatenato un furioso temporale, che ha colpito nella frazione Corvione la sede del 112 ospitata nella sede dell’ex asilo Mettica. «La sede del Corvione è attiva dallo scorso anno, dopo una decina di anni di lavori di ristrutturazione, a nostre spese- raccontail responsabile provinciale Giacomo Martinuzzi -. Ora il lavoro è stato compromesso e dobbiamo ripartire praticamente da zero. Il temporale ha distrutto il tetto, allagato il piano della sede, una ambulanza praticamente è da buttare e l’altra e danneggiata, anche quella che era uscita mi hanno riferito che ha subito danni». Infatti pochi minuti prima del disastro un equipaggio era uscito in servizio e nella sede erano presenti poche persone. Ma nel cortile sul retro dell’edificio lo spettacolo è sconfortante: pezzi di tetto, travi, ferro, pezzi di tegole e travetti scagliati a decine di metri di distanza e alcuni sono finiti contro una ambulanza rendendola inservibile. Ora il problema grosso è dove andare adesso come sede, perché ci vorra tempo per ripare i danni. Martinuzzi, il quale informa che una ambulanza è in arrivo al Corvione da Roè Volciano per mantenere l’operatività, dal momento che le altre tre sono inservibili, mentre la struttura è stata dichiarata inagibile. Anche sul Garda è bastato un quarto d’ora di tempesta, forse poco più, per scatenare danni e disagi anche in tutto il basso lago. Poca grandine, per fortuna, ma venti ben oltre i 50 km orari – anche se il picco si è registrato sulle altre sponde: raffiche fino a 53 e 52 nodi, circa 100 all’ora, registrate alle stazioni meteo di Brenzone e Torbole – e soprattutto tanta, tantissima pioggia che ha provocato il deflagrare di tombini, allagamenti di strade, gallerie, sottopassi, scantinati, negozi. In ordine sparso: a Desenzano acqua alta in centro storico, dove si sono allagati diversi negozi, ma anche in periferia, fino Rivoltella. Quasi impraticabile (con decine di centimetri di acqua) la tangenzialina per Padenghe, Causato dal maltempo anche l’incidente sulla tangenziale per Sirmione (la Sp11) in cui è rimasto coinvolto un ragazzo di 29 anni, trasferito in ospedale in elicottero (non è grave) con chiusura forzata della tratta e lunghe code in entrambi i sensi di marcia. Tanti problemi anche verso Lonato: sempre sulla Sp11 si è allagato il sottopasso al confine con Desenzano, e camion e auto sono rimasti bloccati. Il vento a Lonato ha sferzato i tetti e piegato gli alberi: tragedia sfiorata in pieno centro, in via Fabio Filzi (vicino all’Itis) dove un pino è crollato su una vettura parcheggiata (per fortuna il guidatore non era a bordo). Non si contano le cantine allagate e i rami per le strade: i Vigili del fuoco hanno segnalato più di 50 interventi tra Toscolano e Sirmione, con infiltrazioni d’acqua, tetti scoperchiati, alberi pericolanti e tombini saltati. Solo sfiorata la Valtenesi, dove però si sono allagate strade a Manerba (via della Selva) e Padenghe (via Posserle). Alberi caduti anche a San Sivino. •.

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