Le bisse mordono il freno Un’idea per salvare il Palio

di L.SCA.
Il Palio delle bisse attende il «via»
Il Palio delle bisse attende il «via»
Il Palio delle bisse attende il «via»
Il Palio delle bisse attende il «via»

Si sta tentando l’impossibile per salvare il Palio remiero delle Bisse del Garda dall’onda lunga del post Covid 19. LA VOLONTÀ delle società sportive è di provare a salvare il salvabile posticipando l’inizio del campionato da giugno ad agosto apparecchiando una stagione «light» che potrebbe concludersi il 12 settembre. Se ciò non dovesse accadere, sarebbe il primo stop dopo 53 stagioni, da quando nel 1968 si è disputato il primo Palio. Questo è emerso dalla riunione dei presidenti bresciani e veronesi in modalità Skype (è ancora vietato il trasferimento tra le Regioni) dello scorso fine settimana- «Anche noi come ad esempio per il campionato di calcio, stiamo attendendo direttive per gli allenamenti di gruppo – spiega il presidente della Lega Bisse del Garda, Marco Righettini –: speriamo di poter mettere le bisse in acqua entro fine mese, altrimenti sarebbe dura poter ipotizzare lo svolgimento del Palio». Ora infatti, sono solo consentiti allenamenti individuali o con persone che vivono sotto lo stesso tetto. «Durante la riunione abbiamo deciso di annullare il calendario delle regate che prevedeva la serata inaugurale il 13 giugno a Torri del Benaco sulla sponda veronese così come le altre otto gare successive con il gran finale a Sirmione. Vogliamo però tenere vivo il discorso della Bandiera del lago e per questo auspichiamo di riprendere al traino del calcio tra pochissimo, così da poter dedicare un mese libero agli allenamenti». Nel frattempo le società stanno facendo la conta degli equipaggi: «Tanti vogatori – spiega Righettini - lavorano nella filiera del turismo e in quel periodo qualcuno potrebbe dare forfait per esigenze lavorative; speriamo di farcela in ogni caso».

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