Natale a luci «soffuse» i Comuni risparmiano

di Luciano Scarpetta
Niente pista di pattinaggio  quest’anno in piazza Vittoria a Salò: costa troppo il mantenimento della bassa temperatura dell’impianto
Niente pista di pattinaggio quest’anno in piazza Vittoria a Salò: costa troppo il mantenimento della bassa temperatura dell’impianto
Niente pista di pattinaggio  quest’anno in piazza Vittoria a Salò: costa troppo il mantenimento della bassa temperatura dell’impianto
Niente pista di pattinaggio quest’anno in piazza Vittoria a Salò: costa troppo il mantenimento della bassa temperatura dell’impianto

Il prezzo della crisi mette a rischio anche il «calore» delle luminarie di Natale. Tanti paesi infatti, a causa del costo dell’energia stanno pensando in questi giorni come comportarsi con gli allestimenti per le festività. Le soluzioni per risparmiare non si ridurranno infatti, giusto per rimanere nell’ambito degli enti pubblici, ad un abbassamento delle temperature negli uffici ma inevitabilmente, visto che l’energia elettrica è una delle spese maggiori tra le utenze, anche alla rimodulazione ad esempio dell’illuminazione dei monumenti, fontane o altri edifici pubblici. «Stiamo valutando - afferma il sindaco di Salò Gianpiero Cipani - potremmo spegnere le installazioni natalizie un po’ prima rispetto al passato. Quello che non riproporremo sarà invece la pista di pattinaggio sul lungolago in piazza Vittoria a fianco del palazzo municipale: per mantenere il ghiaccio è infatti necessario un consumo energetico importante». Sarà austerity anche nei negozi del centro storico: «Proprio ieri - anticipa il presidente dell’associazione commercianti Andrea Maggioni - abbiamo ultimato il questionario on line tra i nostri 150 associati: forniva domande sulla crisi energetica e chiedeva se a causa dei rincari delle bollette, qualcuno avrebbe modificato qualcosa all’interno del proprio negozio». Tra le risposte, due le tendenze principali: «Vetrine spente prima, alle 20 anziché le 24 come in passato durante il periodo delle feste natalizie e, proprio per recuperare qualcosa anche sulle spese del riscaldamento, prolungare di un giorno in più la chiusura del negozio, oltre la giornata di lunedì. Tantissimi sono infatti dotati del condizionatore d’aria anche per il riscaldamento e negli ultimi tempi hanno visto triplicare la spesa dell’energia elettrica». Il dibattito sul mantenimento degli addobbi luminosi di Natale è in atto un po’ in tutti i comuni rivieraschi. C’è chi ha già deciso per lo stop totale, come ad esempio sulla dirimpettaia sponda veronese, a Garda, preferendo annullarli in occasione della storica rassegna «Natale tra gli olivi». Addobbi sì, nel Comune di Tremosine, ma con riduzione degli orari di accensione. A Limone dimezzamento delle luminarie, a questo giro posizionate solo in prossimità del centro storico. «Giusto così - è il pensiero condiviso del sindaco Antonio Martinelli e dell’assessore al Turismo Franceschino Risatti - anche l’illuminazione delle passeggiate in prossimità dei torrenti e alla periferia dell’abitato verrà spenta alle 23». Tutto in forse a Gardone, Toscolano Maderno e Gargnano («Se verranno proposte nel capoluogo e negli altri due paesi rivieraschi di Villa e Bogliaco - afferma il sindaco di Gargnano Giovanni Albini - lo spegnimento anticipato potrebbe essere una delle alternative»). «Decideremo a breve non solo per le luminarie natalizie, ma anche per tutta l’illuminazione pubblica» sottolinea infine il vice sindaco di Tignale Luigi Bertoldi. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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