Per i taxisti «invisibili» di Desenzano oltre al danno la beffa

di Silvia Avigo
La postazione «invisibile»   dei taxi di Desenzano, in una viuzza opposta al piazzale della stazione ferroviaria che si intravede sullo sfondo
La postazione «invisibile» dei taxi di Desenzano, in una viuzza opposta al piazzale della stazione ferroviaria che si intravede sullo sfondo
La postazione «invisibile»   dei taxi di Desenzano, in una viuzza opposta al piazzale della stazione ferroviaria che si intravede sullo sfondo
La postazione «invisibile» dei taxi di Desenzano, in una viuzza opposta al piazzale della stazione ferroviaria che si intravede sullo sfondo

Di sicuro il recente restyling del piazzale della stazione ha migliorato il suo aspetto, ma ha lasciato barriere architettoniche (il famigerato gradone all’ingresso) e non è un vantaggio per i taxisti, la cui postazione è stata trasferita seminascosta nella viuzza al lato opposto del piazzale, in una posizione quasi invisibile per chi scende dal treno. Al calo dovuto ai vari lockdown e zone rosse, che ha diminuito le corse di circa l’80 per cento, si somma ora anche il posizionamento troppo distante e poco visibile dei taxi che non possono nemmeno più transitare sul piazzale per il carico e lo scarico.

Sono 12 i tassisti del gruppo di Desenzano, che temporaneamente sono posizionati in via Negrelli e che a breve verranno trasferiti a fianco della stazione (dove adesso c’è la fermata del bus sotto il terrapieno), due posizioni decisamente non funzionali. «Il servizio è fondamentale per una città turistica come Desenzano - fa notare il rappresentante della categoria Francesco Masina -. In qualsiasi stazione del mondo i taxi si trovano direttamente all’uscita, qui invece non è più possibile. Vediamo con fatica le persone, spesso comunichiamo con loro a gesti o telefonicamente perché siamo quasi del tutto invisibili. Ancor più grave è il non poter accogliere o accompagnare chi è in difficoltà fino all’ingresso, da chi è in stampelle o in carrozzina alle persone anziane con bagagli ,e senza dimenticare le famiglie che viaggiano con valige e passeggino, per esempio”

Per i taxisti la soluzione ci sarebbe: permettere a un paio di mezzi alla volta di sostare lungo il corridoio a sinistra della stazione: a rotazione potrebbero scambiarsi accedendo al piazzale anche solo per pochi secondi in caso di bagagli pesanti o persone con ridotta capacità motoria. Una soluzione che accontenterebbe tutti ma che si scontra con l’intransigenza di Ferrovie dello Stato, che a quanto viene riferito non ha inteso ragioni: fuori i taxi dal piazzale punto e basta. «Con l’assessore Giovanni Maiolo ho incontrato i funzionari e non ci hanno nemmeno ascoltato - ha proseguito Masina -. Anche il sindaco si è interessato ma senza esiti».

«Questo tema ci sta particolarmente a cuore, per una città come la nostra la categoria dei tassisti risulta essere fondamentale - ha dichiarato l’assessore Giovanni Maiolo, in prima linea sulla questione -. Sia io che il sindaco ci siamo impegnati per trovare una soluzione. I taxi verrano posizionati in fila a sinistra, davanti al terrapieno e realizzeremo anche una pensilina per proteggere le persone in caso di mal tempo, l’intervento è già stato inserito nel piano delle opere pubbliche 2021. Resta il problema del transito sul piazzale: ricontatteremo Ferrovie dello Stato per ottenere il permesso e per abbattere del tutto le barriere architettoniche». •.

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