SPORT E INFRASTRUTTURE

Il sindaco di Desenzano: «Piscine irrecuperabili, le dovremo ricostruire»

di Alessandro Gatta
La piscina comunale di Desenzano: strutture e impianti mostrano ormai i segni del tempo e non basteranno interventi di sola manutenzione
La piscina comunale di Desenzano: strutture e impianti mostrano ormai i segni del tempo e non basteranno interventi di sola manutenzione
La piscina comunale di Desenzano: strutture e impianti mostrano ormai i segni del tempo e non basteranno interventi di sola manutenzione
La piscina comunale di Desenzano: strutture e impianti mostrano ormai i segni del tempo e non basteranno interventi di sola manutenzione

Rivoluzione in vista per le piscine di Desenzano, anzi una vera e propria ricostruzione per un impianto che accusa ormai i segni del tempo: l'intenzione del Comune è di demolire gran parte dell'attuale struttura e ricostruirla ex novo, ampliata e rinnovata.Il centro natatorio «Giacomo Signori» è stato costruito ormai più di 30 anni fa di fianco al campo sportivo Tre Stelle: oggi è attrezzato con 4 vasche coperte e 2 scoperte, sala fitness e solarium. Ma non è segreto che da tempo (da anni) necessiti di una rimessa a nuovo.Per questo il Comune ha affidato l'incarico (per 85mila euro) per uno studio di fattibilità a Garda Uno, con precise linee di indirizzo.
Servirà il rifacimento degli impianti di trattamento di aria e acqua, anche in forza delle norme anti-Covid; il rifacimento dei rivestimenti delle vasche e degli spogliatoi; nuove coperture e impianti a risparmio energetico ed energie rinnovabili; la separazione della parte agonistica da quella ludica, spogliatoi compresi; una nuova vasca attrezzata con spazio tuffi; nuovi spazi tra cui palestra, centro benessere, ambulatori di medicina dello sport e riabilitazione, zona ristoro e sale conferenze con l'ipotesi di gestori diversi (e con accessi indipendenti).
«L'attuale gestione, affidata alla Forus, scadrà alla fine del 2023 - spiega il sindaco Guido Malinverno - ma è nostra facoltà fare delle valutazioni ancora prima della scadenza. Non è una novità che le piscine necessitino di un intervento - ricorda Malinverno : anche noi ne parlammo già nel 2019, ma poi è arrivato il Covid».La sola buona notizia è che la struttura basamentale è ancora ottima, «ma per tutto il resto non c'è altro da fare se non demolire e ricostruire: il comparto ha più di 30 anni, è arrivato ormai al capolinea, è giusto che Desenzano abbia un impianto all'altezza».«È irrecuperabile - afferma il sindaco sena mezzi termini -: non basteranno interventi di manutenzione. Dobbiamo guardare al futuro e pensare a un progetto che possa durare decenni».
Si ragiona sul cosa fare, e sul come: ovvero l'ipotesi di un project financing - cioè un investimento privato in cambio della gestione degli impianti - o la possibilità di partecipare a bandi.«In ogni caso -dice ancora Malinverno - servirà avere un progetto. Lo studio di fattibilità servirà a capire anche questo: quali saranno i costi e quali gli interventi».L'ipotesi è di un paio d'anni. Pronto il progetto e scelta la modalità, ci vorrà almeno un altro anno prima di riaprire: in quel caso non si esclude la possibilità di accordi con le piscine vicine (ci sono a Castiglione e Castelnuovo) per gli utenti locali.L'impianto, ricordiamo, dalla scorsa estate è gestito dalla Forus, che lo manterrà fino alla fine del 2023: dopo una lunga chiusura ha riaperto i battenti solo alla fine di giugno, a seguito del forfait della Sport Management. .

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