Pozzolengo, Bellini per il poker

Il sindaco Paolo Bellini a caccia del poker. Certo non era un segreto, ma giovedì sera è stata pubblicamente ufficializzata la sua candidatura a capo della lista «Insieme per Pozzolengo»: se dovesse riuscire nell’impresa della rielezione nelle elezioni del prossimo 26 maggio, sarebbe il secondo mandato consecutivo, e appunto il quarto in totale (Bellini è già stato eletto sindaco nel 1999 e nel 2004). Sono già stati resi noti anche i nomi dei dodici candidati che andranno a comporre la lista: sono solo due le conferme eccellenti dell’attuale squadra di governo, Marika Busti (consigliere con delega alla cultura) e Fausto Raffa (delegato ai servizi sociali e alla fiera). Gli altri candidati che affiancheranno Bellini in questa nuova sfida: Girolamo Albiero, Luca Buzzacchetti, Patrizia Cadore, Maurizio Colabella, Giovanni Gasparini, Marco Lodolo, Luca Lollato, Silvia Ricchelli, Cristian Sinini, Antonella Maria Zanelli. Come già anticipato da tempo, nell’elenco non è presente il vicesindaco uscente, Paolo Degani, che ha annunciato il suo ritiro dalla scena politica. In attesa dei prossimi eventi pubblici, come di consueto sono state presentate alcune «pillole di programma» condensato in dieci punti principali: tra questi spiccano sicuramente i temi legati alla Tav, «un progetto che dobbiamo governare e non subire», l’ampliamento dei servizi del centro polivalente, il progetto della chiesa di San Lorenzo in castello «adibita a spazio culturale polifunzionale, al servizio di gruppi e associazioni del paese», l’implementazione della videosorveglianza, l’obiettivo di assumere «in pianta stabile un terzo agente di Polizia locale» (oggi sono due), e poi la tutela dei soggetti deboli, il sostegno e la promozione delle attività produttive, «con particolare riguardo al turismo, ai nuovi prodotti De.Co e alle nuove forme di agricoltura nelle strutture esistenti». Dall’altra parte è già ufficiale anche la candidatura di Nicola Pietropoli, il candidato sindaco della lista «Pozzolengo Terra e Futuro». Oggi come ieri, potrebbe essere un vero testa a testa: cinque anni fa Bellini vinse sull’avversario Stefano Calabresi con 16 voti di vantaggio, 1009 a 993, con il 50,4% delle preferenze. •