Pozzolengo senza fiera non rinuncia al gusto

L’Amministrazione di Pozzolengo vuole comunque celebrare S. Giuseppe
L’Amministrazione di Pozzolengo vuole comunque celebrare S. Giuseppe
L’Amministrazione di Pozzolengo vuole comunque celebrare S. Giuseppe
L’Amministrazione di Pozzolengo vuole comunque celebrare S. Giuseppe

La sua prima edizione risale esattamente al 19 marzo del 1903 e anno dopo anno, è diventato una tradizione ultracentenaria a cui non si può rinunciare. Per questo, anche se in formato ridotto visti i tempi che corrono, a Pozzolengo la Fiera di San Giuseppe quest’anno si farà, proprio il 19 marzo come allora e i protagonisti saranno tre prodotti tipici del territorio certificati DeCo: lo zafferano, il chisól só la gradëla e i biscotti al farro (la new entry di quest'anno). «L’appuntamento è un percorso storico ricco di mille episodi, una tradizione antica legata al mondo rurale - ha spiegato sabato l’assessore al turismo Luca Buzzacchetti -. Compatibilmente con le restrizioni vigenti abbiamo deciso quantomeno di ricordarlo». La tre giorni dedicata al mondo contadino verrà aperta con la celebrazione religiosa e proporrà v arie iniziative. Tra queste, un concorso dedicato al salame morenico dei norcini di Pozzolengo, l’allestimento di 12 vetrine del centro a tema Lugana, visite guidate in alcune cantine della zona e un menù d’asporto a base di alcuni prodotti di denominazione comunale: lo zafferano, ormai utilizzato da chef di tutto il mondo e che un documento d’epoca ritrovato di recente ha accertato fosse coltivato a Pozzolengo già tra il 1500 e il 1600, il gustosissimo e più che noto chisól só la gradëla e la nuova dolce proposta: i biscotti al farro che hanno da poco superato l’esame della Commissione comunale. Vietata ogni forma di assembramento, invece non sarà possibile esporre i mezzi agricoli (quindi la novità che avrebbe riguardato quelli specifici per la vite è rinviata), la dispensa morenica per ora resta solo un’ipotesi e il concerto del gruppo dei campanari avrà luogo solo se si riusciranno a garantire le distanze minime sulla torre. «L’intenzione è quella di tenere almeno viva la memoria di un evento così importante - ha spiegato Paolo Bellini - modelleremo il programma e le proposte in base all’evolversi della situazione pandemica». •.

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