Quattro giri del lago per la gioia più grande

di L.SCA.
L’arrivo di Manuel Ragnoli dopo quattro giri del Garda in bicicletta
L’arrivo di Manuel Ragnoli dopo quattro giri del Garda in bicicletta
L’arrivo di Manuel Ragnoli dopo quattro giri del Garda in bicicletta
L’arrivo di Manuel Ragnoli dopo quattro giri del Garda in bicicletta

Aveva assicurato di arrivare «verso le 12» e così è stato. Puntuale, una manciata di minuti prima di mezzogiorno ha mantenuto la sua promessa Manuel Ragnoli, 33enne di Bedizzole, completando in meno di 24 ore ben quattro giri del lago di Garda in bici sulla sua Merida rossonera da strada: 580 chilometri alla media dei 31 orari. Nemmeno il diluvio notturno nel bel mezzo della notte dalle parti di Sirmione durante il terzo giro, ha impedito di completare l’impresa: «Una follia – ha detto Manuel all’arrivo, sommerso dagli abbracci della moglie Sabrina e della mamma Adelina – il resto l’ha fatto mio figlio». Sì, perché in un certo senso la vera «follia» l’ha fatta lui, Gabriel, nato l’8 maggio e rimasto aggrappato alla vita in queste sue prime settimane con il supporto dei medici dell’ ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. «Durante la gravidanza - racconta mamma Sabrina - i medici hanno scoperto una cardiopatia congenita. Impossibilitati ad operarlo in grembo, sono intervenuti dopo sette giorni dalla nascita: un’operazione nella quale le complicazioni a detta dei medici erano del 40 per cento». Proprio per questo motivo Manuel ha promesso che se tutto fosse andato bene, avrebbe fatto il giro del lago quattro volte senza fermarsi. «Ora il piccolo - continua mamma Sabrina - si sta riprendendo bene e la settimana scorsa è uscito dalla terapia intensiva. Tra cinque anni dovrà sottoporsi ad un secondo e ultimo intervento». Ciclista amatoriale, Manuel aveva già partecipato in passato a gare di 24 h e sapeva cosa significa rimanere in sella un giorno intero. Non così però: «Di notte dopo il temporale la temperatura è scesa a 16 gradi e ho dovuto fare una sosta per la doccia e il cambio degli indumenti». Con lui a tenergli compagnia, si sono alternati in bici ogni giro una dozzina di amici: «Un’emozione grandissima – ha detto commosso -: grazie a tutti quelli che mi hanno dato una mano, dall’Asd Ciclo experience di Nicola Gaffurini e Roberto Ferrari, al Caffè bar giardino di Barbarano di Cristian Negrini che ci ha ospitato: spero di aver fatto qualcosa per aiutare tutti». Nelle settimane precedenti, infatti, Manuel e la mamma Sabrina hanno attivato anche un crowdfunding su Facebook, con il ricavato destinato all’associazione «Amici della Pediatria» degli Ospedali Riuniti di Bergamo. Fondi integrati ieri all’arrivo di Manuel al Caffè Giardino di Barbarano, con il ricavato del pranzo a base di pane e salamina. C’era il pienone: un’altra vittoria. •

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