Sull’attenti per Gino
un anno dopo
quel masso fatale

di Luciano Scarpetta
Il saluto dei colleghi e delle autorità militari nella cerimonia di ieri
Il saluto dei colleghi e delle autorità militari nella cerimonia di ieri
Il saluto dei colleghi e delle autorità militari nella cerimonia di ieri
Il saluto dei colleghi e delle autorità militari nella cerimonia di ieri

Non poteva essere una festa, ma nemmeno un giorno di lutto: un momento di affettuosa e riconoscente memoria per chi ha perso la vita nell’adempimento del dovere, accompagnato dalle note della banda cittadina di cui faceva parte e dal ricordo dei bimbi delle elementari. Con questo spirito ieri mattina la sede del comando di Polizia Locale di Toscolano Maderno è stata intitolata al vice comandante Gino Zanardini. La cerimonia si è svolta ad un anno esatto dalla tragedia con lo scoprimento da parte della moglie Giovanna, di una targa commemorativa all’entrata del Comando.

 

UN ANNO FA Gino Zanardini venne colpito al capo da un masso in valle delle Cartiere, mentre con una collega svolgeva un sopralluogo in seguito a uno dei sempre più frequenti nubifragi. Soccorso e trasportato all’ospedale Civile di Brescia, spirò il giorno successivo per le lesioni riportate: un incidente sul quale sono ancora in corso le indagini della magistratura. Alla partecipata e sentita cerimonia di ieri mattina, per l’intitolazione, erano presenti oltre al vice prefetto di Brescia Stefano Simeone e al sindaco di Toscolano Maderno Delia Castellini, tanti sindaci dei Comuni limitrofi e un’infinità di autorità militari: dal colonnello della Guardia di Finanza Salvatore Russo, al comandante della sede di Salò, il tenente Luca Micheli, il comandante dei carabinieri di Salò Alessandro Firinu, il comandante della Guardia costiera Ilaria Zamarian, il nuovo comandante della Polizia provinciale Claudio Porretti, rappresentanti della Polizia stradale (Alessandro Folli) e dei Vigili del fuoco (Tiziano Avanzini). Senza contare tutti i comandanti e rappresentanti delle Polizie locali del Garda bresciano, con una delegazione dell’Associazione romana degli agenti di Polizia locale «Fuori Coro» guidata da Francesco Lazzari con i comandanti delle polizie locali di Livigno, Varese e La Spezia.

 

«AVEVO CONOSCIUTO Gino 30 anni prima, quando ero anch’io dipendente comunale - è il ricordo commosso del sindaco Castellini -: collega stimato, disponibile e competente, una bella persona, qualità rimaste immutate nel tempo». «Destino atroce e ingiusto - ha sottolineato il comandante della Polizia locale di Toscolano, Faoro Werner -: era uno dei più anziani in servizio e in un certo senso il comando era suo». Toccante il ricordo di Diletta Zumbo, la collega che era con lui nella tragedia: «Un uomo senza malizia, che voleva godersi la vita. Ricordarti è il bene più prezioso». «Il caso, in questo caso atroce, è l’essenza dell’uomo – ha ricordato tra gli applausi il vice prefetto Stefano Simeone citando Pirandello -: Il dono di Gino Zanardini è aver lasciato una traccia».

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