L’effetto è un po’ quello regalato dall’ennesima visione di un film goduto per chissà quante volte. Tante volte, ma mai con un filo di noia; perchè la comicità amara del ragionier Ugo Fantozzi non smette mai di far ridere chi non teme di confrontarsi con le tristezze della piccola borghesia. È anche l’effetto della ormai mitica Coppa Cobram, fissata definitivamente nella storia dal cinema di Paolo Villaggio e riconsacrata ieri, naturalmente all’insegna dell’ironia, nella nuova cornice di Moniga. È andata in scena solo la sesta edizione della gara (si fa per dire) ciclistica ispirata alla sceneggiatura di «Fantozzi contro tutti», eppure i numeri e le distanze percorse da alcuni partecipanti hanno reso bene l’idea di quanto questo evento sia già famoso. Al via c’erano ben 400 improbabili corridori: c’erano gruppi provenienti da mezza Europa e nel gruppo ce n’era persino uno arrivato appositamente dalla newyorkese Brooklyn. Tutti, naturalmente, abbigliati con accessori poco ciclistici e molto ispirati ai personaggi della lunga saga fantozziana; e anche pronti a fare il verso alle sue memorabili scene. Corridori a parte, la Coppa Cobram ha raccolto lungo il percorso moltissimi curiosi tra il divertito e il sorpreso; e ha portato in riva al Garda anche Piero Villaggio, il figlio dell’attore scomparso che ha presentato il nuovissimo gioco in scatola Fantozzi Coppa Cobram, e che si è detto molto emozionato dall’affetto dimostrato da così tante persone al padre. Villaggio promuove molti eventi dedicati al genitore, il cui ricavato viene poi girato a una scuola di recitazione italiana. LA GARA si è sviluppata tra il nuovo polo Recyclage del porto e il centro. Poi, dopo il pranzo la trasferta in castello, e le votazioni per premiare i personaggi migliori con l’accompagnamento di birra e musica grazie alla band Lucrezia e a Giorgio Cinelli. • © RIPRODUZIONE RISERVATA