«Un giro d’Italia per sfidare me stesso»

di L.SCA.
Fulvio Bendoni con la sua «Ferremi»: sta facendo il giro d’Italia
Fulvio Bendoni con la sua «Ferremi»: sta facendo il giro d’Italia
Fulvio Bendoni con la sua «Ferremi»: sta facendo il giro d’Italia
Fulvio Bendoni con la sua «Ferremi»: sta facendo il giro d’Italia

Chi d’estate sul Garda lavora col turismo, poi va a godersi le ferie autunnali spaparanzato sulla spiaggia di qualche meta tropicale. Non è decisamente il programma di Fulvio Bendinoni, classe ’63, albergatore di Gargnano. LE SUE FERIE saranno in Italia e «on the road», su e giù per la Penisola in sella ad una Mtb: «Abbiamo chiuso l’hotel Livia, e diversamente dagli altri anni, non ci sarà nemmeno da raccogliere le olive - spiega Fulvio -. Dunque ho deciso di partire per il mio giro d’Italia. Prima tappa da Gargnano a Cuneo, di 331 km: la più dura, circa dieci ore per completarla». Non è uno scherzo né una scommessa: Fulvio ha scelto di trascorrere il suo canonico mese di ferie in compagnia della sua «Ferremi» del 1992, una Mtb adattata con i copertoncini da strada: saranno circa 5.500 km e con una media di 180 al giorno: «Dovrei farcela». Dopo Cuneo la tappa successiva è stata San Remo con il passo Tenda a quota 2000 metri di altitudine e poi giù, verso il litorale Tirreno, transitando anche da Sicilia, Calabria, Puglia e tutta la costa adriatica fino a Venezia, prima di tornare a baita. Nel mezzo anche le ascese al Vesuvio e l’Etna, giusto per non farsi mancare proprio niente. Nessuno sponsor alle spalle: unica concessione le sacche da viaggio ricavate da vecchie vele di imbarcazioni, fornite dall’amica Elena Filippini della Kevlove di Bogliaco. «Dentro ci metto solo gli indumenti tecnici e qualche pezzo di ricambio per la bici», precisa Fulvio. Nessuna velleità sportiva o messaggi da lanciare. Solo la volontà di misurarsi contro se stesso, provando ad alzare l’asticella dopo le pedalate delle scorse stagioni. Nel 2014 Modena e ritorno, nel 2015 la Croazia con la scusa di andare dal dentista. Poi Fiume, Chioggia, San Marino, l’anno scorso la Corsica alla ricerca delle origini familiari: i suoi avi erano i Dominici, soprannominati a Gargnano «Frans» proprio perché emigrati dall’isola francese. «Quest’anno volevo arrivare in Portogallo - spiega Fulvio - ma poi hanno vinto i panorami nostrani». Come dargli torto? •

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