Un giro di prova, il pagamento e poi addio auto

di A.GAT.
I truffati venivano attirati attraverso vantaggiose offerte on lineIl vice questore Bruno Pagani
I truffati venivano attirati attraverso vantaggiose offerte on lineIl vice questore Bruno Pagani
I truffati venivano attirati attraverso vantaggiose offerte on lineIl vice questore Bruno Pagani
I truffati venivano attirati attraverso vantaggiose offerte on lineIl vice questore Bruno Pagani

Si chiamava Autoclub la concessionaria di Rivoltella di Desenzano apparsa e scomparsa in una sola settimana, abbastanza per truffare almeno una dozzina di ignari clienti, delle province di Genova, Milano, Modena, Pavia, Udine e Verona: convinti di aver fatto un affare, hanno versato prima la caparra e poi il saldo per l’acquisto di vetture seminuove di marchi Audi, Bmw, Mercedes, Land Rover e Volkswagen, ma quando si sono presentati per ritirare il mezzo (già pagato) non c’era ormai più traccia né dell’autosalone né dei suoi gestori. In tutto sono 7 le persone finite nella rete del Commissariato di Desenzano, di cui 6 già sottoposte agli arresti domiciliari: indagati a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata a compiere reati contro il patrimonio, truffa e ricettazione, per circa 230mila euro. Nell’ordinanza il Gip riconosce un elevato grado di professionalità nel delinquere e spiccata attitudine al crimine: hanno tutti precedenti, alcuni di loro si erano resi protagonisti anche di una sparatoria in un parcheggio. Avevano studiato un piano (quasi) perfetto: le auto messe in vendita erano state acquistate regolarmente, e anche la società Autoclub srl era iscritta al registro delle imprese di Varese. «Così facendo - ha spiegato il vicequestore Bruno Pagani - il cliente si sentiva rassicurato, perché anche con verifiche approfondite tutto appariva regolare». I clienti venivano attirati con una serie di annunci online: una volta nell’autosalone veniva data loro la possibilità di provare le auto, di controllare i documenti, i chilometri percorsi, le condizioni del mezzo. In tutto 7 le vetture in vendita: una di queste è stata venduta per 4 volte a 4 persone diverse. Prima di tutto si facevano versare una caparra, poi il saldo: quando il pagamento era completato, invitavano gli acquirenti a presentarsi in concessionaria dopo qualche giorno, per ritirare l’auto. Pochi giorni, ma tanto è bastato per far sparire tutto: i soldi, le auto e pure l’autosalone. •

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