Un’ultima speranza per i quattro paesi senza più il pediatra

di L.SCA.
L’incontro pubblico di ieri pomeriggio con i genitori a Gargnano
L’incontro pubblico di ieri pomeriggio con i genitori a Gargnano
L’incontro pubblico di ieri pomeriggio con i genitori a Gargnano
L’incontro pubblico di ieri pomeriggio con i genitori a Gargnano

Si lotta ancora nell’alto Garda per non perdere il pediatra di base agli ambulatori di Gargnano. Nonostante la comunicazione ufficiale inviata martedì da Ats, sulla cessazione dell’attività a partire da lunedì, con l’invito a scegliere uno tra i pediatri disponibili a Toscolano Maderno e Salò, resta accesa una speranza. Si punta a una deroga dalla Regione per ottenere un pediatra appositamente assegnato alla zona di Gargnano, Limone, Tignale e Tremosine, cosa non possibile per gli attuali ordinamenti della sanità lombarda. LO HA SPIEGATO il sindaco di Gargnano, Giovanni Albini, che ieri sera ha incontrato cittadini e genitori alla sala civica: «Grazie alla disponibilità del direttore generale dell’Ats di Brescia, Claudio Vito Sileo, contattato venerdì sera dal vicesindaco di Limone Franceschino Risatti al termine dell’incontro con la nostra delegazione, abbiamo gettato le basi per provare a percorrere nuove strade». Eccole: «Stiamo lavorando per far classificare in deroga come “zona disagiata“ l’area dei Comuni di Gargnano, Tignale, Tremosine e Limone. Così facendo gli assistiti potrebbero non dover essere assorbiti dalle tre pediatre negli studi di Toscolano e Salò: facendo un bando si potrebbe garantire un pediatra agli ambulatori di Gargnano. Per la cronaca due pediatre residenti a Limone e Tremosine sarebbero interessati». Si saprà di più venerdì 19 luglio, dopo l’incontro previsto a Milano in Regione.

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