«Vietato calpestare le trote»: sul torrente c’è tanto di cartello

Una trota lacustre nel torrente Toscolano: è risalita dal lago di Garda per andare a deporre le uovaUna delle iscrizioni collocate sul torrente accanto ai nidi delle trote
Una trota lacustre nel torrente Toscolano: è risalita dal lago di Garda per andare a deporre le uovaUna delle iscrizioni collocate sul torrente accanto ai nidi delle trote
Una trota lacustre nel torrente Toscolano: è risalita dal lago di Garda per andare a deporre le uovaUna delle iscrizioni collocate sul torrente accanto ai nidi delle trote
Una trota lacustre nel torrente Toscolano: è risalita dal lago di Garda per andare a deporre le uovaUna delle iscrizioni collocate sul torrente accanto ai nidi delle trote

Luciano Scarpetta C’è chi fa i cartelli per ammonire di non calpestare le aiuole, altri invece come a Toscolano per invitare escursionisti e pescatori della domenica a non calpestare nel torrente i nidi con le uova delle trote lacustri, che risalgono il corso d’acqua per riprodursi. «UNA PRECAUZIONE fondamentale - spiega Paolo Marai dell’associazione locale La Fario -: stiamo parlando di un patrimonio genetico importantissimo per l’ecosistema non solo del nostro corso d’acqua, ma dell’intero lago: sarebbe davvero un delitto disperdere il lavoro svolto negli ultimi anni con il progetto “Lacustre” per la tutela delle rete ecologica e dell’habitat delle trote autoctone del Garda, realizzato tra il 2016 ed il 2018 dal Comune di Toscolano Maderno, Comunità montana Parco alto Garda e la Provincia di Brescia con il finanziamento di Fondazione Cariplo e il supporto dell’associazione La Fario Zps». Nei giorni scorsi gli associati hanno posizionato sulle sponde e anche all’interno del corso d’acqua dei cartelli per «confinare» le zone di frega più potenti dal passaggio delle persone: «Una dozzina di posti, dalla foce del torrente fino alle spalle del municipio, dopo il ponte della Gardesana. Giusto per sensibilizzare la gente ed evitare nelle giornate di apertura della pesca che siano calpestati questi tratti del fiume rovinando le uova depositate». OGNI CARTELLO, provvisto del logo dell’associazione, reca inequivocabile la dicitura «Attenzione! Nido di trota lacustre con uova depositate. Portate rispetto e non calpestate la zona circostante». Per rendere meglio l’idea, stiamo parlando di luoghi che solo quest’anno in occasione della risalita delle trote lacustri per la riproduzione hanno dato i natali a oltre 50 mila avannotti. «Ogni femmina di taglia media dai 2,5 ai 5 chili che risale il torrente - spiega Marai - depone da 1500 a 2500 uova di media per ogni chilo di peso corporeo». In questa stagione ridotta di un terzo, caratterizzata da piogge a scartamento ridotto e una portata del fiume ideale per la risalita solo da metà novembre a fine anno, si può calcolare che nel greto del torrente siano state deposte 50 mila uova. Gli avannotti poi, pian piano scenderanno verso il lago. Il progetto legato alla sopravvivenza della trota lacustre è inoltre rafforzato da altre azioni degli associati partorite, è proprio il caso di aggiungere, nell’incubatoio sociale in valle delle Camerate. «Anche qui sono finite le schiuse delle trote Fario a fine aprile ne libereremo nel torrente di Toscolano altri 40 mila avannotti». •

Suggerimenti