Gobbia imbiancato,
scoperto
l’inquinatore

di Marco Benasseni
L’acqua biancastra segnalata ieri mattina nel Gobbia
L’acqua biancastra segnalata ieri mattina nel Gobbia
L’acqua biancastra segnalata ieri mattina nel Gobbia
L’acqua biancastra segnalata ieri mattina nel Gobbia

L’inizio della settimana è cominciata con i miasmi provenienti dal torrente Gobbia di Lumezzane e si avvia alla conclusione all’insegna degli sversamenti. La segnalazione è arrivata ieri attorno a mezzogiorno quando alcuni residenti di vicolo Levante hanno segnalano acqua di colore bianco nel corso d’acqua. La zona non è nuova a questi fenomeni che sostanzialmente si verificano tutte le settimane. A volte sono più evidenti, spesso la schiuma scema prima che la gente la noti o peggio ancora nessuno ci fa più caso. Nel frattempo il web alza la voce con rabbia nei confronti di chi continua ad inquinare l’ambiente. Ma i toni sono accesi pure nei confronti degli organi che dovrebbero vigilare. «Questi episodi si ripetono da anni, possibile che non si riesca a fare nulla per beccare i colpevoli? - scrivono su Facebook - La tecnologia non aiuta in questi casi?».


IN REALTÀ le sonde installate da Arpa e dal Comune ricevono l’allarme nel caso i sensori entrino in contatto con agenti inquinanti particolari, ma non tutto viene intercettato. Gli amministratoti hanno più volte spiegato che la rete fognaria è particolarmente complessa e risalire all’origine degli sversamenti non è facile. Nel frattempo il sindaco Josehf Facchini informa che stanno proseguendo gli accertamenti per gli odori nauseabondi registrati nei giorni scorsi mentre è stato individuato il motivo per cui l’acqua del Gobbia ieri mattina aveva un colore bianco acceso. «Le verifiche per i miasmi vanno avanti dai giorni e proseguono anche in queste ore. Sono stati prelevati altri campioni in varie attività della zona e tutto procede secondo i programmi - spiega il sindaco - per avere risposte concrete bisogna attendere le analisi dei campioni prelevati ed avere la controprova che ci siano delle corrispondenze certe e, secondo Arpa, potrebbero volerci quantomeno una decina di giorni. Ci vorrà del tempo ma andremo fino in fondo. Per quanto riguarda, invece, il colore bianco del Gobbia, voglio rassicurare tutti fin da subito: non si tratta di un evento ricollegato a quello dei miasmi e non è nulla di inquinante o nocivo per l’uomo. Tutto è dovuto al lavaggio di diverse quantità di strumenti per verniciature e residui di pitture; il responsabile è stato prontamente individuato e verrà sanzionato». Nonostante le rassicurazioni della politica, la gente sta perdendo la pazienza. «Sullo sversamento nel Gobbia di qualche giorno il concetto è stato largamente espresso - scrive su Facebook Mirco Zanetti - vorrei però dire una cosa: le istituzioni, l’Arpa o chi per loro, dovrebbero smetterla di minimizzare e sottovalutare questi episodi. Alcuni miei concittadini hanno ancora la macchina che puzza, hanno accusato malori, prurito alla gola, lacrimazione agli occhi. Come si fa a dire di stare tranquilli?».

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