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Barbariga piange in attesa dell'addio a Luca Gorlani

di Pietro Gorlani
IL DRAMMA. Domani pomeriggio si celebrano i funerali del 47enne
Stamane sarà eseguita l'autopsia del muratore deceduto precipitando dal tetto di un capannone

 Luca Gorlani aveva 47 anni
Luca Gorlani aveva 47 anni

 Luca Gorlani aveva 47 anni
Luca Gorlani aveva 47 anni

Sono ore di profondo dolore per la comunità di Barbariga si appresta a dare l'addio a Luca Gorlani, il muratore di 47 anni deceduto per le ferite riportate in un infortunio sul lavoro avvenuto lunedì alle porte del paese. La vittima è precipitata dal tetto di un capannone in fase di ristrutturazione. Le gravi ferite non gli hanno lasciato scampo. E' morto tre ore dopo il ricovero nel reparto di Rianimazione del Civile. Stamattina sarà eseguita l'autopsia mentre domani alle 15 saranno celebrati i funerali.
Persona estroversa e generosa, Luca era conosciuto per la grande passione per le Harley Davidson e il tuning. Viveva con il figlio 20enne, l'anziano padre e le zie nella bella cascina di via Cavour, sulla strada per Frontignano. Luca Gorlani è una delle quattro vittime sul lavoro registrate in Italia nella sola giornata di lunedì. Una tragedia, quella delle morti bianche, dai numeri ancora agghiaccianti, nonostante il lieve calo statistico dell'ultimo anno. L'incidente che è costato la vita al muratore 47enne è avvenuto alle 16.50 di lunedì, in via Industriale, parallela alla sp IX Quinzanese. Luca lavorava insieme ad altri due uomini sul tetto di una porzione di capannone che fino ad un anno fa ospitava un'officina meccanica. Dovevano cambiare la copertura dello stabile, fatta di pannelli di cartongesso ricoperti di onduline di plastica. Pannelli di un metro per un metro, incastrati nella struttura in uno scheletro di metallo. La precarietà della copertura e forse un mezzo passo falso hanno innescato la tragedia: Luca cade all'interno del capannone.
Un volo di otto metri che finisce sul cemento. Ma il capannone è chiuso: i colleghi forzano la porta con un piede di porco. Arriva l'eliambulanza, il polso c'è ancora, si spera nel miracolo. Ma le ferite riportate, tra cui un colpo alla testa, sono troppo gravi. Luca spirerà pochi minuti prima delle 22 nel reparto di rianimazione del Civile.

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