Dimissioni in bianco? «Solo un gesto morale»

di Cinzia Reboni
Tiene banco ad Ospitaletto  il confronto tra le forze politiche dopo la discussa staffetta in Giunta tra assessori
Tiene banco ad Ospitaletto il confronto tra le forze politiche dopo la discussa staffetta in Giunta tra assessori
Tiene banco ad Ospitaletto  il confronto tra le forze politiche dopo la discussa staffetta in Giunta tra assessori
Tiene banco ad Ospitaletto il confronto tra le forze politiche dopo la discussa staffetta in Giunta tra assessori

Il cambio di guardia all’assessorato ai Lavori pubblici di Ospitaletto è destinato a lasciare uno strascico polemico. Il «passaggio di testimone» da Alfonso Bordonaro a Luca Burato non è stato «digerito» dal dimissionario, che ha voluto spiegare in modo alquanto polemico le sue dimissioni in una lettera a tutti i consiglieri e i dipendenti comunali, mentre le minoranze hanno presentato un’interrogazione d’urgenza, inviata anche al prefetto di Brescia Attilio Visconti. Bordonaro ricorda di «aver firmato una lettera nel giugno 2018 che poneva come condizione essenziale per essere nominato assessore l’impegno a dimettermi in caso venga meno la fiducia del sindaco, senza costringerlo a ricorrere al pure previsto istituto della revoca. Il mio impegno a dare le dimissioni dalla carica di assessore entro il 20 dicembre 2020 era una sorta di incarico a tempo determinato - spiega Bordonaro -. In questi giorni il sindaco mi ha detto che il tempo era ampiamente scaduto. Pertanto rassegno le dimissioni, che avranno effetto dal primo settembre per garantire il corretto termine dei lavori per i progetti in corso». All’interrogazione delle minoranze - che chiedevano se anche gli altri assessori all’atto della nomina hanno sottoscritto una lettera analoga a quella di Bordonaro, e se si tratta di un «atto» conforme alle normative vigenti ed ai regolamenti degli enti locali - ha risposto il sindaco Giovanni Battista Sarnico nel consiglio comunale di lunedì. «Le interrogazioni poste da Ospilab e Riprendiamoci Ospitaletto si basano su presupposti errati o inesistenti, e come tali sono infondate. L'impegno preventivo alla presentazione delle dimissioni è ovviamente un atto politico rilevante ai fini politico-morali interni all'associazione politica costituita dalla lista elettorale, ma privo di qualunque qualificazione giuridica e rilevanza amministrativa, essendo un documento privato. Non vi è, e non vi sarebbe infatti nell'ordinamento, alcuno strumento idoneo ad attivare un atto di dimissioni volontarie, di cui un preventivo impegno costituisce semplicemente espressione di volontà politica. Il tutto in un sistema che assicura al sindaco la revoca degli assessori semplicemente sulla scorta del venir meno del rapporto fiduciario».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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