INQUINAMENTO

Cellatica, fluidi colorati nel canale. L’allarme è già rientrato

Il canale al centro dello scarico sospetto segnalato alle autorità dai cittadini di Cellatica
Il canale al centro dello scarico sospetto segnalato alle autorità dai cittadini di Cellatica
Il canale al centro dello scarico sospetto segnalato alle autorità dai cittadini di Cellatica
Il canale al centro dello scarico sospetto segnalato alle autorità dai cittadini di Cellatica

Allarme inquinamento rientrato. Ma sullo sfondo resta la necessità di appurare se il sistema idraulico di scarichi a cielo aperto presenti qualche anomalia. Nell’ultimo week end a Cellatica moltissime persone non hanno potuto fare a meno di notare degli sversamenti di acqua torbida e limacciosa da una conduttura apparentemente collegata alla rete fognaria presente a margine di un canale che scorre tra i campi. Il canale raccoglie le acque che scendono da Civine di Gussago e, passando da Cellatica, arrivano alla Badia. Si tratta di un vaso dalle acque solitamente molto pulite. Considerata la tonalità cromatica dei liquidi che si immettevano, l’immediata preoccupazione degli osservatori è stata che si trattasse di uno sversamento di acque nere. Qualcuno ha scorto anche delle sfumature cromatiche arancio-rosso e un odore penetrante, circostanze che hanno aumentato la preoccupazione. Diverse persone, dopo aver scattato delle foto inviate all’Arpa, hanno cercato di avvisare le autorità locali. La cosa non è stata possibile perché, come da loro stessi segnalato, gli uffici comunali e in particolare quelli della Polizia locale erano chiusi e il contatto festivo è possibile solo tramite posta elettronica certificata (pec), obbligatoria per i professionisti, non certo per tutta la popolazione. Lunedì la questione è stata segnalata e, dopo gli opportuni accertamenti, gli uffici comunali hanno potuto tranquillizzare gli allarmati concittadini. Quando a Cellatica è stato rifatto il sistema fognario, il manufatto che sbocca nel canale è diventato un «troppo pieno» del canale realizzato per evitare l’allagamento della zona artigianale. In caso di piogge copiose, prima che il canale di raccolta raggiunga la soglia di allarme, lo scolmatore ne riduce la portata scaricando le acque nel canale che scorre tra i campi. Trattandosi di acque piovane, nel canale di raccolta finiscono anche polvere e fango stradali che poi si fermano lungo il fondo dello stesso. In caso di pioggia abbondante, come è stato negli ultimi giorni, l’accelerazione dell’acqua smuove i depositi dal fondo e tramite lo scolmatore finiscono con l’acqua in eccesso nel canale. Questo spiegherebbe secondo la versione dei tecnici comunali il colore delle acque che aveva allarmato i cittadini per la cui maggiore tranquillità segnaliamo che le acque in uscita vengono periodicamente monitorate dall’Agenzia regionale per l’ambiente. L’Amministrazione civica è in attesa degli esiti delle analisi sui prelievi effettuati lo scorso 9 aprile.•.

Suggerimenti