Galeazzi è tornato «Con noi più forza a Castel Mella»

Mauro Galeazzi: è candidato
Mauro Galeazzi: è candidato
Mauro Galeazzi: è candidato
Mauro Galeazzi: è candidato

«La vera Lega siamo noi». Ha le idee chiare Mauro Galeazzi, ex esponente di spicco del Carroccio di Castel Mella e ora candidato sindaco con una lista che si smarca dagli schemi del centrodestra. «Lega Viola – Galeazzi Sindaco», riunisce i movimenti Grande Nord, Orgoglio Partite Iva, Cristiani Laici in Politica e Lega Viola Civica. L’imprenditore di 58 anni è un veterano della politica: per quattro mandati dal 1993 al 2011 ha rivestito l’incarico di assessore con varie deleghe, tra cui quelle al Commercio, all’Urbanistica e allo Sport. «I nostri valori si ispirano agli ideali della Lega della prima ora quella precedente alla svolta nazionalista di Matteo Salvini, - spiega Mauro Galeazzi –. Crediamo ancora nelle autonomie a favore delle regioni virtuose, in un sistema federale e alla centralità della famiglia». Al gazebo per raccogliere le firme a sostegno della lista, Galeazzi ha esposto il suo programma elettorale: «Non mi sento un outsider, ma un’alternativa concreta per consentire ai cittadini di Castel Mella di tornare protagonisti dopo un decennio scandito dal declino di tradizioni che davano identità al paese». Galeazzi critica le scelte dell’esecutivo in carica: «Se venissi eletto sindaco di certo non collocherò la sede della Polizia locale nell’ex municipio, che deve diventare al contrario un polo culturale e di aggregazione. Neanche i carabinieri hanno una caserma così grande come quella prevista per i vigili». E rimanendo sul tema sicurezza, «serve un controllo capillare sul territorio, ma che non finisca per essere troppo invadente e a discapito della vivibilità», afferma il candidato in dissenso anche sulla sistemazione della biblioteca. «Il nostro progetto è di allestire il servizio sotto il polo scolastico. L’attuale spazio della biblioteca non è adatto, se teniamo in considerazione le esigenze dei giovani». Infine l’ecologia e il problema rifiuti: «Il nostro modello è la città, dove comunque ci sono calotte a disposizione dei cittadini che non sono costretti a tenersi in casa i rifiuti dell’umido per giorni».•. F.Gav.

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