Rientra l’allarme radon nelle aule dell’oratorio

Il parroco don Gino Regonaschi
Il parroco don Gino Regonaschi
Il parroco don Gino Regonaschi
Il parroco don Gino Regonaschi

L’allarme era scattato a dicembre: nel seminterrato dell’oratorio San Giovanni Bosco a Borgosatollo era stata rilevata la presenza di radon oltre la soglia di sicurezza di 300 Bequerel al metro cubo. É in questi spazi che erano state trasferite tre classi della scuola elementare Don Milani, per rispondere alle esigenze dei protocolli Covid e ottimizzare la distribuzione delle aule. Ma gli alunni con il nuovo anno, proprio a fronte dei risultati del monitoraggio disposto da Ats e dal Comune, sono stati nuovamente trasferiti negli spazi del bar e del salone dell'oratorio. La rilevazione, di tipo «short term», era stata «forzata», nel senso che è proseguita per due settimane - dal 20 dicembre al 5 gennaio - in un’aula con porte e finestre sempre chiuse, senza ricambi d’aria e ventilazione naturale per l’intero periodo del test. Il monitoraggio aveva riscontrato un valore di concentrazione medio di 1.003 Bequerel per metro cubo, e di 1.064 Bequerel nella fascia oraria di massimo utilizzo delle aule, dalle ore 8 alle 16. Ma al momento dell’installazione del sensore, quindi a ridosso della vacanze natalizie, il livello di radon presente era di 133 Bequerel, quindi al di sotto della soglia di allarme. La parrocchia di Santa Maria Annunciata ha annunciato che dal 19 febbraio è stato promosso un percorso di rilevazione annuale, come previsto dalla legge. «Il tecnico che si occupa del monitoraggio ha quindi autorizzato l’uso dei locali del piano seminterrato dell’oratorio fino al termine della rilevazione, o comunque fino a nuova disposizione - precisa il parroco don Giovanni Regonaschi -. Durante questo periodo le attività potranno essere consentite, poichè gli obblighi di bonifica scattano al superamento dei limiti della misura annuale». «Il monitoraggio di tipo “short“ era propedeutico a conoscere la situazione e alle misure di lunga durata che sono oggi in corso - scrive nella sua relazione l’architetto Fausto Redondo, esperto in interventi di risanamento da contaminazione da radon -. Lo screening preliminare si dimostra molto utile per poter attuare, se i valori superano i limiti di legge, le azioni di mitigazione in modo da avere valori di concentrazione inferiori a 300 Bequerel prima di effettuare le misurazioni annuali». Il radon è un gas inerte e radioattivo di origine naturale, prodotto dal decadimento nucleare del radio all'interno della catena di decadimento dell'uranio. Questo tipo di gas si trova ovunque, anche se in quantità variabile. Il suolo è la principale sorgente del radon che arriva in casa. Grazie alla forte dispersione di questo gas in atmosfera - spiega l’Istituto Superiore di Sanità - all'aperto la concentrazione di radon non raggiunge mai livelli elevati. Ma nei luoghi chiusi - case, scuole, uffici - può arrivare a valori che comportano rischi per la salute dell'uomo. Non nel caso ovviamente di Borgosatollo, dove i livelli sono tornati decisamente sotto controllo. •. C.Reb.

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