REZZATO

Ruspe al campo nomadi, scoppia la polemica

L'esecutivo farà scavare un profondo fossato per impedire nuovi abusi Le minoranze insorgono
Il fossato anti-nomadi  scavato nell'area Camafame a   Rezzato
Il fossato anti-nomadi scavato nell'area Camafame a Rezzato
Il fossato anti-nomadi  scavato nell'area Camafame a   Rezzato
Il fossato anti-nomadi scavato nell'area Camafame a Rezzato

«L'impiego di una ruspa per smantellare un campo nomadi non fa altro che tracciare un profondo solco tra chi si impegna nel costruire ponti e chi erige muri, scava trincee e fossati nel dialogo tra i popoli e tra gli stessi cittadini di un piccolo paese come il nostro». È dura la presa di posizione dell'esponente della lista Rezzato bene Comune Marco Apostoli sulla decisione dell'esecutivo di radere al suolo l'area destinata ai Rom in località Camafame. Una volta fatte sgomberare le roulotte, un escavatore ha iniziato i lavori per creare un canale attorno al perimetro del sito: una sorta di fossato medievale per impedire altre occupazioni abusive. Negli anni 90 i Rom comprarono una parte dell'area classificata come agricola e si insediarono con i rispettivi nuclei familiari. Lo strumento urbanistico di Rezzato non identificava la zona come residenziale. Da qui ebbe inizio la lunga disputa legale. Dopo un vorticoso alternarsi di sanatorie e ordinanze di sgombero, il contenzioso si è concluso davanti al Consiglio di Stato nel 2014. «Il tribunale ha stabilito che Comune era proprietario di un pezzo di quell'area ma l'impiego delle ruspe è eccessivo - osserva Apostoli -: chiederemo al Consiglio comunale di ripristinare il terreno dando la possibilità a coloro che da quasi trent'anni vi abitano di trovare una soluzione». Laconica la replica del primo cittadino Davide Giacomini: «Non è in atto alcuna discriminazione, a fronte di una situazione di illegalità l'ente locale ha il dovere di intervenire a tutela di tutti i suoi cittadini che rispettano le regole del vivere comune». «Il sindaco di Rezzato ha fatto bene. Il sindaco di Rezzato è del Pd. Forse le ruspe leghiste sono razziste, e quelle di sinistra no?», si chiede polemicamente il leader della Lega Nord Mattia Salvini. «L'Italia è un Paese davvero strano. Adesso ci si stupisce perché un sindaco applica la legge», incalza l'assessore regionale al Territorio e dirigente di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale Viviana Beccalossi.A.SCA.COPYRIGHT

Suggerimenti