«Stangata del tutor? Un errore rarissimo»

La Polizia provinciale chiarisce la genesi della maxi multa, poi annullata, rilevata con un tutor a carico di un’automobilista di Offlaga che si era vista sanzionata con una contravvenzione da 860 euro e la sospensione della patente fino a un anno per aver superato di 90 chilometri orari il limite di velocità sulla tangenziale sud, tra Brescia e Rezzato. Stando alla versione della Polizia provinciale «il software di rilevazione ha acquisito in modo corretto i passaggi del veicolo sotto i due portali. Il compito di tale software è quello, tramite la classica formula spazio-tempo, di calcolare la velocità media dell’auto in quel tratto di strada». Nel caso dell’agente di commercio di Offlaga, «è stato calcolata una velocità pari a 95.00 km orari che detratta la tolleranza di legge, ha estrapolato che la velocità contestata risulta essere di 90 chilometri orari». In modo assolutamente fortuito e raro, il software «avrebbe evidenziato una velocità contestata uguale al limite della strada, proponendo il medesimo dato all'agente che, per mero errore, non ha notato che la velocità rilevata era uguale al limite della strada». È stata quindi generata una sanzione sommando il limite di velocità della strada a quello dell’effettiva velocità del veicolo. Un caso raro a cui sottolinea il comando della Polizia provincia «si pone subito rimedio. L’automobilista ha contattato il call center che ha comunicato all'utente che si è trattato di un errore informatico-umano e che il verbale sarebbe stato gestito dall’ufficio ricorsi tramite l'istituto dell'auto-tutela. Anche l’elettronica (ma non solo) può sbagliare, meglio quindi controllare sempre le multe.•.

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