il bilancio

Rezzato, sulle strade a luci rosse una multa ogni 72 ore

Nel 2021 la Polizia locale ha sanzionato 108 persone sorprese mentre contrattavano una prestazione sessuale a pagamento
Uno dei cartelli comparsi la scorsa primavera a Rezzato per scoraggiare i clienti delle prostitute
Uno dei cartelli comparsi la scorsa primavera a Rezzato per scoraggiare i clienti delle prostitute
Uno dei cartelli comparsi la scorsa primavera a Rezzato per scoraggiare i clienti delle prostitute
Uno dei cartelli comparsi la scorsa primavera a Rezzato per scoraggiare i clienti delle prostitute

«Su tutto il territorio comunale è vietato contrattare prestazioni sessuali a pagamento». Quando la scorsa primavera durante il lockdown ammorbidito dalla zona gialla l’«avvertimento» comparve a caratteri cubitali su una fitta segnaletica a Rezzato ci fu anche qualcuno che ironizzò. A torto. La campagna di prevenzione e repressione ha mitigato la recrudescenza del pendolarismo sulle strade a luci rosse dell’Hinterland. Il fenomeno che negli anni Novanta aveva tenuto in ostaggio della movida indecente di transessuali e prostitute i quartieri dei paesi confinanti con la città, sembrava tramontato per sempre, invece si è paradossalmente ripresentato sia pure in misura minore durante la pandemia.

Oltre i cartelli, il Comune di Rezzato aveva rimodulato il regolamento mettendo al riparo da ricorsi al giudice di pace le multe da 500 euro per chi viola il divieto di avvicinare in auto lucciole e viados. La tolleranza zero ha evitato il peggio considerato che nonostante la stretta, la Polizia locale ha sanzionato in media una persona ogni tre giorni sorpresa appunto a contrattare una prestazione sessuale a pagamento.  Nel corso del 2021, per quanto riguarda i servizi anti prostituzione, sono scattate 108 sanzioni. 

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