Un lifting in grande stile per la torre campanaria

di Luca Reboldi
La torre campanaria di Botticino Mattina: ultimata la prima parte dell'intervento di restauro
La torre campanaria di Botticino Mattina: ultimata la prima parte dell'intervento di restauro
La torre campanaria di Botticino Mattina: ultimata la prima parte dell'intervento di restauro
La torre campanaria di Botticino Mattina: ultimata la prima parte dell'intervento di restauro

Il restauro della torre è terminato, almeno per quanto riguarda la prima fase dei lavori. Così, centoventi anni dopo l’inaugurazione del campanile «a spese del popolo», ora Botticino Mattina può celebrare la sua cara torre campanaria rinnovata. I lavori finanziati con le offerte dei cittadini, il contributo di Cariplo e un mutuo contratto dalla parrocchia, hanno permesso la ripulitura completa del prezioso marmo, oltre che la rimozione di un pilone non originale posto nella sua impalcatura interna e la risistemazione completa della volta campanaria. Già dal prossimo inverno la torre sarà aperta al pubblico. «Siamo molto soddisfatti - ammette il promotore del Comitato per la torre, Giacomo Rossi - La nostra torre ristrutturata diverrà il vero brand del marmo di Botticino, per favorire una vera valorizzazione del marmo e aiutare così indirettamente le aziende del settore». Rossi guarda già al futuro: «adesso siamo al lavoro per la fase due del restauro che prevede di rendere antisismica la struttura». Il comitato, dopo aver ottenuto 6 mila euro dal Comune, ha poi avuto la fortuna di vedere selezionato il proprio progetto dal Ministero dei Beni culturali e finanziato con 180 mila euro. Un importo sostanzioso per una spesa totale che si aggira sui 220 mila euro. «Nel corso dell’ultimo anno il comitato ha raccolto circa 26 mila euro di offerte devolute da cittadini e imprese e ha venduto oltre mille copie del libro sula storia della torre - continua Rossi- l’obiettivo resta la sensibilizzazione delle imprese del settore che possono liberamente offrire il proprio contributo per il restauro». Dalla Provincia sono arrivati 40 mila euro per il progetto ricavati dai soldi versati annualmente dai cavatori al Comune. L’inaugurazione a settembre. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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