Arnie «sociali», la biodiversità adesso si tutela con la dolcezza

A  Cologne iniziativa innovativa del Comune per promuovere e tutelare la biodiversità
A Cologne iniziativa innovativa del Comune per promuovere e tutelare la biodiversità
A  Cologne iniziativa innovativa del Comune per promuovere e tutelare la biodiversità
A Cologne iniziativa innovativa del Comune per promuovere e tutelare la biodiversità

Dalla coltivazione a chilometro zero degli ortaggi alla... dolce difesa dell’ecosistema. È l’evoluzione in chiave green degli orti sociali. Il Comune non offre appezzamenti di terreno dove prendersi cura di pomodori e melanzane, ma cederà in comodato gratuito aree naturali, alla periferia del paese già al centro di progetti green per cimentarsi nell’allevamento di api. La manifestazione di interesse a sperimentare forme di apicoltura nei parchi cittadini, e quindi in un contesto urbano, è l’ultima iniziativa in ambito di protezione della biodiversità che l’Amministrazione comunale ha varato. Gli aspiranti apicoltori dovranno presentare la candidatura entro mercoledì. «In pratica - spiega il consigliere con delega all’Ecologia Stefano Belotti - verranno messi a disposizione dei lotti di terreni di suolo pubblico, dove si potrà svolgere l’attività di apicoltura. Lo scopo principale è poi quello che le persone che prenderanno in consegna questi luoghi si adoperino, e si rendano disponibili a collaborare e creare progetti, di sensibilizzazione alla loro salvaguardia». L’obiettivo sarà quella di migliorare inoltre la qualità della vita urbana, grazie alla presenza di queste importanti alleate. «Le api - rimarca l’assessore - sono fondamentali per l'ambiente e l'uomo, e sono un indicatore della salute del proprio territorio. Permettono, favorendo l'impollinazione, il ciclo naturale delle piante». Il calo negli ultimi anni sulla popolazione di api e di altri insetti impollinatori è preoccupante. Secondo la Fao, 71 delle 100 colture più importanti al mondo si riproducono grazie all’impollinazione. Più dell’80 per cento delle coltivazioni destinate a nutrire l’uomo conta sul lavoro che questi insetti ci offrono gratuitamente. «Gli apicoltori – precisa Stefano Belotti - dovranno gestire anche degli hot spot all’interno dei parchi pubblici per alimentare gli insetti impollinatori. Si tratterà di creare lo spazio per piccole aiuole selvatiche, che avranno lo scopo di fornire i nutrienti e un rifugio per le amiche api. Una rete virtuosa che attraverso l’allevamento biologico andrà a tutelare l’intero ecosistema». Ai gestori delle arnie verranno fornite anche nozioni attraverso corsi dedicati. •.

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