Aspiranti norcini vanno a scuola in Franciacorta

di G.C.C.
Alla teoria si mescola la pratica
Alla teoria si mescola la pratica
Alla teoria si mescola la pratica
Alla teoria si mescola la pratica

È iniziato nella sala del pianoforte del municipio di Rovato, nella tarda serata di giovedì 7 novembre il diciassettesimo corso di formazione per nuovi norcini. Organizzato dall’Anb(Associazione norcini bresciani) che raccoglie un centinaio di norcini professionisti, il corso è considerato quasi come una università di una professione che sembrava essere stata cancellata dalla grande distribuzione. Nato su iniziativa di Carmelo Scarcella, allora direttore dell’Asl bresciana, per garantire la formazione di norcini che garantissero con la salvaguardia della tradizione dell’antico mestiere dei «masadur» il rispetto di norme igienico sanitarie, il corso bresciano si è affermato come uno dei più all’avanguardia L’Anb che ha già diplomato oltre 800 norcini, ogni anno organizza corsi di perfezionamento riscoprendo antiche tradizioni e promuovendo con la qualità anche nuovi prodotti come il prosciutto di pecora, in degustazione al termine della serata. Il diciassettesimo corso ha richiamato venti allievi, due le donne, dalle province di Brescia, Bergamo, Verona e Novara, e un immigrato dello Zaire, esaurendo i posti disponibili. Il diploma prevede lezioni di teoria su normativa, legislazione, anatomia animale e tecniche di macellazione, curate da veterinari delle Ats lombarde, nelle aule delle primarie di Rovato, gestione e problemi degli insaccati, curate dal professor Ferdinando Gazza, dell’Università di Parma, che si svolgono con le oltre venti ore di pratica nel macello di Rovato. •

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