OSPITALETTO

Cascina Cattafame sotto tutela Un altro ostacolo per la centrale

La Soprintendenza ha fissato un rigoroso vincolo Il controverso impianto a biomasse va fatto altrove Il sindaco: «Valuteremo le modifiche al progetto»
La cascina Cattafame minacciata dalle centrale a biomasse
La cascina Cattafame minacciata dalle centrale a biomasse
La cascina Cattafame minacciata dalle centrale a biomasse
La cascina Cattafame minacciata dalle centrale a biomasse

La Soprintendenza cala il vincolo di interesse storico artistico sulla cascina Cattafame di Ospitaletto e la centrale a biomasse contestata da Comuni e associazioni del circondario inciampa in un altro ostacolo.«IL DECRETO DI VINCOLO - è il Comune a dare notizia del provvedimento attraverso un comunicato - notificato il 31 agosto è frutto di una iniziativa del Consiglio Comunale di Ospitaletto che con delibera del 26 marzo aveva chiesto in forma urgente al Soprintendente di Brescia l'avvio del procedimento di vincolo».Il sindaco Giovanni Battista Sarnico esprime parole di soddisfazione: «Ringrazio il Soprintendente che ha garantito la tutela del bene storico; è un'ottima notizia quella che ci è stata notificata nei giorsi scorsi, che unita alla precedente ordinanza del blocco dei lavori, elimina ogni titolo di costruzione della centrale a biomasse a ridosso della Cascina Cattafame, a tutela degli utenti e di tutte le cooperative di tipo A, Comunità Fraternità, Creativa Fraternità, Impronta Fraternità, Giovani Fraternità, che operano sul territorio e sono di riferimento per attività di recupero, didattiche e di animazione».«In particolare - sottolinea il sindaco - il vincolo allontana il pericolo della costruzione del camino alto 22 metri adiacente il brolo della Cattafame. Alla procedura verso la Soprintendenza, in parallelo l'amministrazione comunale, nel giugno scorso, ha inoltre depositato il ricorso al Tar contro l'autorizzazione della Provincia. Allo stato, pertanto, permangono i provvedimenti di sospensione adottati all'autorizzazione unica rilasciata dalla Provincia di Brescia alla Fraternità Impresa Sociale Società Cooperativa». «Nel mese di agosto il progetto è stato integrato con modifiche - dice ancora Sarnico - a nostro avviso di carattere sostanziale, che vedono la traslazione della centrale termica in direzione sud di circa 160 metri. Tale ipotesi è in discussione nella commissione consiliare per le materie il territorio e l'ambiente di lunedì 7 settembre. «Confermiamo la nostra opposizione - conclude Sarnico - ma non ci fermiamo al solo no: in questi mesi abbiamo adempiuto l'impegno di predisporre un protocollo d'intesa con le cooperative Fraternità Impresa Sociale, Comunità Fraternità, Creativa Fraternità, Impronta Fraternità, Giovani Fraternità, che sarà presentato nei prossimi giorni ai potenziali utenti dell'estendimento della rete del metano, condizione certamente compatibile con il territorio, in alternativa alle ipotesi di costruzione di nuove centrali a biomasse».

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