Chiusura punto nascite, Iseo non si arrende

di Alessandro Romele
Il banchetto per la raccolta delle firme a IseoIl fronte della protesta invita Asst e Regione a rivedere la scelta
Il banchetto per la raccolta delle firme a IseoIl fronte della protesta invita Asst e Regione a rivedere la scelta
Il banchetto per la raccolta delle firme a IseoIl fronte della protesta invita Asst e Regione a rivedere la scelta
Il banchetto per la raccolta delle firme a IseoIl fronte della protesta invita Asst e Regione a rivedere la scelta

Il braccio di ferro continua. Da una parte Asst di Franciacorta: fino a nuovo ordine il punto nascite dell'ospedale di Iseo rimarrà chiuso. Il numero dei parti registrati nel 2019 è inferiore di 50 unità ai 500 richiesti da un Decreto ministeriale del 2015. Dall’altra parte, torna alla carica il Comitato Pro ospedale - composto da dipendenti, ex dipendenti e cittadini - che chiede la riattivazione con una raccolta firme: ieri in piazza a Iseo ha raggiunto quota 1500. «CHIEDIAMO - ha spiegato Orsolina Ciocchi, portavoce, con Lucia Danesi e Nadia Zatti - che Asst e Regione tornino sui propri passi: è impensabile la chiusura per un ospedale come quello di Iseo, unica struttura tra Esine e Brescia, se escludiamo Chiari, di riferimento per i cittadini del Sebino. La Legge Lorenzin deve essere rivista: lo scorso anno le nascite sono state 454, ma fossero state anche meno, perché togliere l'assistenza?». «L'Italia - ha continuato la Ciocchi - è una nazione a crescita zero: ma se si fanno i figli, servono anche i servizi, o no?». La richiesta è anche quella di unire - come punto nascite - i presidi ospedalieri di Chiari ed Iseo, appartenenti alla medesima azienda ospedaliera, la Mellino Mellini. In questo modo non ci sarebbe il problema numerico. Il discorso però, è più generale: nel corso degli anni, il Comitato ha lanciato un grido d'allarme per la sorte di altre specialità. Il Sebino conta 60mila abitanti, che nel periodo estivo raddoppiano per la presenza di turisti, a cui, per forza di cose, serve una pronta assistenza ospedaliera. Il timore del Comitato è infatti che, alla lunga, la struttura di Iseo venga dimenticata. «Serve mantenere alta l'attenzione su questo problema - ha invece sottolineato Lucia Danesi, altro membro del Comitato - e siamo pronti ad organizzare un autobus e ad andare fino a Milano a protestare al Pirellone: li dovranno ascoltarci per forza». La raccolta firme continuerà nei mercati, nelle farmacie ed in diverse attività commerciali del territorio, fino alla fine del mese di agosto. L'elenco poi verrà trasmesso all'Asst, alla Regione Lombardia ed a tutti i sindaci del comprensorio sebino-franciacortino. •

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