Dal Grande
Fratello alla
violenza sessuale

di Paola Buizza
Kiran Maccali è stato condannato per violenza sessuale ai danni di una 37enne residente a Capriolo
Kiran Maccali è stato condannato per violenza sessuale ai danni di una 37enne residente a Capriolo
Kiran Maccali è stato condannato per violenza sessuale ai danni di una 37enne residente a Capriolo
Kiran Maccali è stato condannato per violenza sessuale ai danni di una 37enne residente a Capriolo

Dentro e fuori dalle aule di tribunale. Kiran Maccali, 32 anni, concorrente del Grande Fratello 2012, è transitato anche da Brescia dove si è concluso il processo a suo carico per le accuse di violenza sessuale e atti persecutori nei confronti della sua ex, una 37enne di Capriolo. Due anni e due mesi la condanna inflitta dalla corte presieduta da Maria Chiara Minazzato al ragazzo residente a Romano di Lombardia (Bergamo), tornato a piede libero. Il pm Antonio Bassolino aveva chiesto una condanna ben più pesante: sei anni e sei mesi di carcere, ma i giudici, dopo essersi ritirati in camera di consiglio per circa tre ore, hanno riconosciuto l'attenuante della «minore gravità» relativa alla violenza sessuale.


MACCALI, sottolinea l'avvocato difensore, Daniele Umberto Tropea del Foro di Brescia, «ha scelto il dibattimento e ha presenziato alle udienze. Non è soddisfatto del risultato - continua Tropea, che aggiunge: - secondo me c'erano margini di assoluzione per entrambi in capi d'imputazione, siamo fiduciosi nell'appello». Prima di procedere, però, il legale attende di conoscere le motivazioni della sentenza che saranno depositate fra novanta giorni.


LA RELAZIONE tra Maccali e la 37enne si era interrotta per scelta di lei, esasperata dai tradimenti e dagli atteggiamenti aggressivi del ragazzo, dovuti anche a qualche bevuta di troppo. Ma «il principe» (così era stato soprannominato il concorrente del GF12) non si rassegnava e continuava a perseguitarla e a farle gli appostamenti fuori dal posto di lavoro, cercando di rivederla. Lo scorso anno - era l'8 marzo, festa della donna - decise di passare a casa della ex per gli auguri. Lei, secondo quanto appurato dalle indagini, avrebbe accettato l'incontro, ma ben presto si sarebbe pentita visti gli approcci troppo veementi di Maccali e lo stato di ubriachezza. Tra mani addosso e pressioni per convincerla a un rapporto, la 37enne si sarebbe difesa con dei calci per poi denunciare Kiran Maccali il quale, tra l'altro, non avrebbe nemmeno dovuto essere a Capriolo visto che in quel periodo era sottoposto all'obbligo di dimora per presunti maltrattamenti ai genitori adottivi dopo una lite furibonda nel luglio 2017.


PER AVER trasgredito all'ordine imposto dal giudice, era scattata un’ordinanza di aggravamento della misura preventiva e Maccali era stato portato in carcere. Assolto successivamente dall'accusa di maltrattamenti in famiglia, era stato però condannato a otto mesi per resistenza a pubblico ufficiale - la lite in casa era degenerata all’arrivo dei carabinieri sui quali il ragazzo si era accanito - e aveva scontato la pena. «A oggi è questa l’unica condanna, tra l’altro scontata, del mio assistito», sottolinea l’avvocato difensore. Ma i trascorsi del «principe» sono tutt’altro che sereni: oltre alle denunce che l’hanno portato in tribunale, il trentaduenne è stato anche fermato due volte alla guida dell’auto nel giro di pochi giorni. In stato di ebbrezza e senza patente, avrebbe reagito anche in quel caso dando in escandescenze.

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